Inclusione, la ricercatrice dell’Università di Bressanone premiata in India
Vanessa Macchia è un’apprezzata pedagogista della facoltà di Scienze della Formazione di Bressanone. «Spero che questo risultato possa almeno in parte essere di ispirazione per le giovani donne nell’avvicinarsi al mondo della ricerca scientifica»
BRESSANONE. A scuola il tema dell'inclusione sta assumendo un peso sempre più significativo e lo testimonia ampiamente il numero di insegnanti - in crescita - destinato a questo scopo tanto alla primaria quanto alle superiori. Come garantire, allora, partecipazione e integrazione al tempo stesso a prescindere dal contesto e dalla provenienza? In quest'ambito Vanessa Macchia, pedagogista della Facoltà di Scienze della Formazione, ha ricevuto il premio internazionale "Outstanding Researcher in the Field of Inclusive Education".
Come valorizzare le differenze e garantire la partecipazione scolastica e sociale di tutte e di tutti? Come creare contesti equi e inclusivi? A queste domande cerca di offrire una risposta l'attività di ricerca scientifica di Vanessa Macchia che è stata premiata di recente dalla Venus International Foundation di Chennai in India.
Poche settimane fa, la ricercatrice ha infatti ricevuto la notizia che il premio "Outstanding Researcher in the Field of Inclusive Education" ("Ricercatrice eccezionale nel campo della pedagogia Inclusiva", ndt.), nell'ambito delle Scienze Umane e Sociali, quest'anno sarebbe andato a lei. La cerimonia di premiazione si è svolta a Chennai, in India il 2 marzo scorso, in occasione del 9° Incontro Internazionale delle Donne (Viwa - 2024). Vi hanno partecipato ricercatrici provenienti da un ampio ventaglio di discipline: dalle scienze agrarie all'ingegneria, alle scienze mediche e sanitarie, alle scienze umane e sociali, al diritto, al management e alle scienze naturali, fino alle scienze veterinarie e animali.
Durante gli incontri della Venus International Foundation, sono le donne stesse a sostenere altre donne attive nella ricerca. Attualmente, solo il 30% circa di chi fa ricerca in tutto il mondo è una donna. Le donne ricercatrici pubblicano meno rispetto ai loro colleghi maschi e sono pagate di meno. È perciò necessario un cambiamento di paradigma. La Venus International Foundation intende appunto identificare gli ostacoli che impediscono alle donne di avanzare nella ricerca e si adopera per abbatterli, riconoscendo onorificenze alle ricercatrici che hanno dimostrato di unire creatività ed eccellenza nella loro disciplina. Per Vanessa Macchia, il premio non è solo un onore come ricercatrice, ma anche un riconoscimento speciale in quanto la sua ricerca dedicata alla pedagogia dell'inclusione alla Facoltà di Scienze della Formazione a Bressanone ha ricevuto l'attenzione di un'istituzione internazionale. Il premio rafforza anche le speranze di Vanessa Macchia in quanto ricercatrice donna. «Spero che grazie a questo risultato io possa almeno in parte essere di ispirazione per le giovani donne nell'avvicinarsi al mondo della ricerca scientifica che, soprattutto nel campo dell'educazione inclusiva, ha bisogno della loro intelligenza e sensibilità», afferma Macchia. MAX.BO.