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In Alto Adige 162 ettari di prati per gli uccelli che nidificano a terra: è la Malser Haide

Con i suoi prati, ha un’importanza unica dal punto di vista ornitologico: 71 aziende agricole hanno partecipato al progetto per salvaguardare questi animali 



BOLZANO. Sono 71 le aziende agricole altoatesine, per un totale di 162 ettari, che hanno partecipato al progetto per salvaguardare gli uccelli che depongono le uova a terra nella Malser Haide, uno dei conoidi più grandi delle Alpi, tra Glorenza e San Valentino alla Muta, in Alta Val Venosta.

Con le sue estese superfici a prato, la zona ha dal punto di vista ornitologico un'importanza unica per gli uccelli che nidificano a terra. Per preservare questa zona si vuole incentivare una coltivazione delle superfici agricole che tuteli gli uccelli che costruiscono il loro nido direttamente a terra.

Nella primavera del 2021, nell'ambito del progetto "Uccelli che nidificano nella landa di Malles", la Giunta provinciale ha concesso un contributo, basato sulla superficie dell'azienda, alle imprese agricole affinché rispettino le date di sfalcio in funzione della nidificazione.

L'assessore provinciale all'agricoltura Arnold Schuler è soddisfatto del successo del progetto: "Tutti gli agricoltori hanno ora iniziato la fienagione, così gli uccelli hanno potuto covare le uova. Si è cercato dunque di proteggere e conservate le specie più a rischio che abitano nella zona della Malser Haide".

Il progetto per quest'anno è completo. Un simbolo del successo di questa iniziativa è la bandiera verde dell'associazione ambientalista italiana Legambiente. Il progetto viene seguito anche da alcuni ornitologi che si occupano del monitoraggio nell'ambito di un progetto Interreg. 













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