Il 33enne aggredito dall’orso: «Mi sono sdraiato a terra per proteggermi»
L'operaio comunale attaccato nel Bleggio mentre andava a funghi. Il sindaco : "Conseguenze non gravi, ma la paura è aumentata" (nella foto i graffi delle zampate dell'orso)
TRENTO. Aveva approfittato di una tregua dal maltempo per andare a cercare funghi nei boschi sopra le frazioni di Marazzone, Cavaione e Rango, nel comune di Bleggio Superiore, in Trentino, l'operaio comunale di 33 anni che nel pomeriggio di sabato è stato ferito da un orso. "Non pensavo minimamente a un orso: quando mi sono sentito colpire alle spalle la prima cosa che ho pensato è che qualcuno, una persona, mi stesse spintonando", ha raccontato il 33enne a familiari e amici, agli agenti della forestale e al sindaco del Comune di Bleggio Superiore Flavio Riccadonna.
"Ho fatto quello che dicono di fare. Ho messo le mani dietro la testa per proteggere la nuca e mi sono sdraiato per terra per cercare di proteggermi. Poi una volta per terra ho potuto solo pregare", ha aggiunto il 33enne, che ha preso un grande spavento ma che è riuscito a cavarsela con poco: non ha dovuto neanche passare dall'ospedale.
L'animale, dopo avergli inferto una serie di zampate, si sarebbe subito allontanato, permettendo all'uomo di correre a valle fino a raggiungere il residence Imperial Wood, dove ha chiamato i soccorsi. "Il fatto che è accaduto sicuramente ha accentuato la preoccupazione, anche se la paura c'era già prima", spiega Riccadonna.
"Le persone non vivono più il territorio come qualche annetto fa. Noi siamo ai margini del bosco, non ci sono catene montuose importanti: il nostro territorio è composto da una rete di sentieri che portano a seconde case, casette, baite e posti di ristoro dove la gente un tempo andava tranquillamente. Una cosa che ora non si può più fare per la presenza massiccia di plantigradi. Negli ultimi mesi abbiamo avuto avvistamenti sempre più frequenti fino a quest'ultimo fatto. Fortunatamente le conseguenze non sono state gravi, ma la paura è aumentata ulteriormente".
L'aggressione, aggiunge Riccadonna, si è verificata verso le 17 in un punto che si trova "a pochissimi minuti dai centri abitati di Marazzone, Cavaione e Rango".