Ponte di Strembo, lavori al via tra venti giorni
Intesa in Conferenza dei servizi: dopo la consegna del cantiere l’impresa Codelfa dovrà concludere entro 45 giorni, compatibilmente però con le condizioni meteo
VAL RENDENA. «Il ponte di Strembo aprirà in pochi mesi»: questa la sintesi della Conferenza dei servizi provinciali tenutasi ieri a Trento. A rappresentare i censiti e le amministrazioni della Val Rendena era presente Walter Ferrazza, primo cittadino di Bocenago. «La cosa positiva - afferma - è che nessuno ha perso tempo, ci sono state delle vicissitudini che hanno allungato i tempi, ma fin dall’inizio tutto si è incanalato per il meglio. Vogliamo tutti che i lavori siano fatti con urgenza, qualità e attenzione, insieme alla Provincia vigileremo perché tutto si svolga nel migliore dei modi». Ieri alla Conferenza dei servizi provinciali, è stato illustrato il progetto di sistemazione dei tiranti del contrappeso del ponte “lato Strembo”, che è a sbalzo. «In sostanza - spiega Ferrazza - si è deciso di realizzare una struttura metallica zincata che arpiona il ponte al contrappeso e lega entrambi». Sui tempi disattesi e allungati, denunciati dal consigliere provinciale Claudio Cia, Ferrazza precisa che le cose sono andate un po’ per le lunghe, soprattutto a causa delle difficoltà della ditta Oberosler alla quale è subentrata Codelfa, che si è presa in carico tutte le spese di sistemazione del ponte, che ammontano a 350 mila euro.
L’accordo definitivo è pronto, ora si attende la delibera della giunta provinciale per approvare l’atto di transazione tra Provincia e Codelfa. La consegna dei lavori avverrà tra una ventina di giorni, necessari per effettuare alcuni prelievi e formalizzare la documentazione, poi Codelfa avrà 45 giorni per i lavori, compatibilmente con le condizioni meteo. Sulla sicurezza Ferrazza tiene a sottolineare che «il ponte collassato di Strembo oggi è fermo: all’inizio, quando sono stati posizionati i 2.350 chilogrammi di grossi blocchi di cemento all’imbocco del ponte per ricreare il contrappeso, ribilanciare e riequilibrare il ponte, il monitoraggio era quotidiano, oggi è settimanale». Ferrazza ha anche posto l’attenzione sul collettore fognario che scende da Bocenago ed è ancorato sotto il ponte, affinché tutto torni esattamente come prima. Infine, alle molte illazioni replica così: «Gli accanimenti politici su questa questione non hanno senso di esistere, tutti dalla politica provinciale a quella locale si sono sempre mossi con il massimo dello sforzo. Mettersi a fare le iene su questa situazione non ha proprio senso».
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