Pinzolo resta “orfano” di medici 

Salute pubblica. Continua la migrazione di cittadini verso professionisti della Busa di Tione. La consigliera comunale delegata alla sanità Tiziana Ballardini: «Dal 2018, dopo tre pensionamenti, la sostituzione è stata parziale e discontinua. Ora speriamo in un concorso della Apsp»


Walter Facchinelli


Pinzolo. C’è forte preoccupazione per il Presidio sanitario a Pinzolo, perché non c’è stata l’attesa sostituzione di ben tre medici di base che sono andati in pensione e qualche centinaio di persone si è già rivolta a medici di base della Busa di Tione.

Tiziana Ballardini, consigliere comunale e referente alla sanità del Comune di Pinzolo, fin dalla sua nomina si è interessata al problema del Presidio sanitario di Pinzolo, e con sconcerto parla di «un’inesorabile migrazione di pazienti “orfani” di loro medici, verso altri dottori che svolgono l’attività in località limitrofe». Quest’emorragia è iniziata nel 2018 col pensionamento del dottor Claudio Scalfi, seguito da Aldo Schergna e Daniela Flaim «sostituiti in modo parziale e discontinuo».

A Pinzolo si mormora che questi problemi metterebbero in discussione l’intero progetto dell’Aggregazione funzionale territoriale” (Aft) di Pinzolo, il primo del Trentino inaugurata il 29 giugno 2017 come presidio sanitario di prossimità.

Il Presidio sanitario di Pinzolo

Nella “Casa di via Genova” è garantita la continuità assistenziale grazie all’innovativa aggregazione funzionale dei servizi sanitari. «In quest’unico punto facilmente raggiungibile», sono presenti gli ambulatori medici, la segreteria, il centro unico di prenotazione, i servizi prelievi e continuità assistenziale notturno e festivo, gli infermieri del servizio territoriale, il pediatra, il medico di medicina turistica e il servizio sociale. Per cinque giorni alla settimana, con orario 8-12 e 15-20, sono presenti i dottori Paolo Garbari, Rosa Carbone, Tomaso Bruti e Massimo Passafiume, dalle 12 alle 15 è garantito il servizio infermieristico.

Medico di base fisso cersaci

Grazie all’interessamento di Tiziana Ballardini per il Comune di Pinzolo e dell’Azienda Provinciale servizi sanitari ha esplorato la possibilità che il dottor Alessandro Manente potesse “approdare” all’Aft di Pinzolo. «Purtroppo - ci conferma la stessa Ballardini - dopo un tiepido assenso il medico ha declinato l’invito, almeno per i prossimi mesi», poiché non vorrebbe lasciare gli attuali ambulatori di Spiazzo, Vigo Rendena e Tione. «La sua disponibilità futura - afferma Tiziana Ballardini- potrebbe essere un segnale positivo, un inizio non certo una soluzione». Tiziana Ballardini afferma: «Seguo con particolare apprensione il protrarsi della difficile situazione del nostro Centro Salute (Aft)» perché è un servizio sanitario a diretto contatto col cittadino di comprovato successo». Il pensionamento della dottoressa Flaim è stato coperto temporaneamente dalla dottoressa Anna Russo, alla quale è seguito il dottor Manuel Tonelli «che però il 14 dicembre lascerà il posto al dottor Guri, anch’esso a tempo determinato».

Concorso dell’Apss

Per risolvere il problema, l’Azienda sanitaria ha intenzione di coprire il posto vacante con uno specifico concorso «speriamo - aggiunge Tiziana Ballardini - perché in passato tre concorsi sono già andati deserti per la scarsa appetibilità della periferia che offre ai medici poche possibilità di carriera».

L’utilizzo degli spazi nel presidio sanitario di Pinzolo è totalmente gratuita e permette di mantenere altri ambulatori periferici.

Tiziana Ballardini fa un accorato appello all’Azienda provinciale per i servizi sanitari di Trento, in particolare alla dottoressa Simona Sforzin affinché «si intervenga per non lasciar morire lentamente quest’ambizioso progetto pilota per il Trentino, di cui Lei stessa, a suo tempo, ne è stata la promotrice».

Tiziana Ballardini conclude: «Personalmente e come amministrazione comunale di Pinzolo, siamo a disposizione per confrontarci e definire i termini e le condizioni per l'inserimento definitivo di un nuovo medico che ci permetterà di superare l’attuale disservizio e risolvere il problema».

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