Ortopedia “declassata” senza dirlo ai sindaci
Tione, Mosca solleva il caso in Comunità. Il presidente Butterini: «La struttura ora è semplice, come Radiologia. Ma gli accordi con la Provincia erano diversi»
TIONE . Nuove nubi all'orizzonte per l'ospedale di Tione? A farlo presagire una notizia rivelata lunedì sera in coda al Consiglio della Comunità di Valle e fin qui sfuggita ai più. Lo scorso luglio la giunta provinciale ha declassato l'unità operativa dell'ospedale di Tione da "struttura complessa" a "struttura semplice". In soldoni significa che Tione non potrà più avere un primario di ruolo. Se si considera che l'attuale primario, il dottor Luigi Umbero Romano, proprio l'anno scorso era stato "promosso" allo stesso ruolo anche su Cles dove l'unità operativa è rimasta "complessa", si capisce l'allarme suscitato negli amministratori giudicariesi, che proprio sull'altare del potenziamento di ortopedia e più in generale dei restanti reparti, avevano "sacrificato" il punto nascite, la cui parabola finale fra l'altro era seguita proprio alla trasformazione in struttura "semplice".
Il timore che sia in atto un progetto di silente depotenziamento del nosocomio di Tione a favore di quelli vicini è diffuso da tempo in Giudicarie, zona che dopo i "fasti" del passato oggi si sente politicamente debole a Trento. Sospetti di cui il sindaco di Caderzone Terme Marcello Mosca ha chiesto conto lunedì sera.
A Mosca ha risposto il presidente Giorgio Butterini: «L'argomento è stato discusso il 30 gennaio nel Consiglio della Salute - ha precisato - di recente è emerso che il 21 luglio scorso la Giunta Provinciale ha approvato la delibera 1183 riguardo alla riorganizzazione sanitaria. Nel documento si contempla il declassamento dell'unità operativa di ortopedia di Tione da "complessa" a "semplice", idem per radiologia. Appurato che tale decisione non è in alcun modo in linea col protocollo d'intesa firmato con l'Azienda Sanitaria, nei giorni scorsi mi sono recato dall'assessore Luca Zeni e gli ho manifestato tutta la nostra contrarietà, a partire dal fatto che della delibera siamo stati informati solo a inizio anno. La scelta di declassare ortopedia a Tione non è accettabile, visto che proprio sul potenziamento di ortopedia e quindi dell'ospedale c'è stata la nostra disponibilità a rinunciare al punto nascite».
La risposta di Zeni a quanto pare è stata conciliante: «Per l'assessore la scelta è da considerarsi un adempimento formale privo di risvolti pratici - ha continuato Butterini - ma mi ha anche comunicato la disponibilità a valutare una revisione della decisione. La situazione attuale di ortopedia è buona. Nel 2017 grazie al dottor Romano e alla sua équipe gli interventi protesici sono aumentati da 90 a 160, ma tutto questo potrebbe cambiare in fretta a seconda delle risorse disponibili e delle decisioni future. E allora si correrebbe il rischio che l'ortopedia di Tione diventi una "dépendance" di Cles. In caso di necessità del resto è più agevole rimuovere un'unità "semplice" rispetto ad una "complessa". Sono fiducioso che la scelta sarà rivista, anche se all'atto pratico ciò non è ancora avvenuto».
Butterini non si è limitato solo alle parole: «A margine del consiglio della salute - ha concluso il presidente della Comunità di valle - ho scritto una lettera a Zeni nella quale ribadiamo il valore politico istituzionale del protocollo e oltre alla questione di ortopedia ho ricordato come il primario di radiologia Eugenio Marsilli sia prossimo alla pensione. Ci aspettiamo che nel momento in cui lascerà il lavoro ci sia già un sostituto pronto e che sia garantita continuità rispetto alla funzionalità dell'unità operativa di radiologia».