borgo chiese 

La festa dei contadini perde tono 

Al Ringraziamento non si vedono più i grandi cortei di trattori



BORGO CHIESE. La scorsa estate a malga Romanterra loro tre avevano gestito l'alpeggio con più di 60 bestie appartenenti per lo più ai Radoani & Butterini. Ieri a Condino, in occasione della Festa di Ringraziamento, Ilaria Bugna, Veronica Pellizzari e Daniela Maccarinelli erano orgogliose di poter continuare a lavorare in zootecnia, mungitura e casarda compresa.

Per l'occasione la triade delle contadine in rosa non è passata inosservata tant'è che il neo vice presidente della Provincia Mario Tonina e il presidente di Agri 90' Vigilio Giovanelli hanno espresso parole di elogio per il suo impegno e per come opera in ambito contadino. Il cavaliere e gestore del mulino di Via Sorino ha qualche rincrescimento perché nella sua Storo la ricorrenza del Ringraziamento sta perdendo valore e immagine. “Una settimana fa ci siamo limitati a portare sull'altare un cesto di prodotti quando invece una volta anche nell'ambio della stessa nostra Unità pastorale sfilavano trattori”. Ad affiancare Tonina e Giovanelli il presidente della Comunità di Valle Giorgio Butterini, il sindaco Claudio Pucci, il suo vice Fabio Bodio, nonché Michele Poletti e il rappresentante delegato di Brione Faccini.

Don Vicenzo Lupoli ha celebrato la messa e ha impartito la benedizione dei mezzi. A tenutari e contadini l'arciprete ha parlato chiaro: “Comprendo l'impegno e le fatiche del vostro lavoro anche se a volte vi lasciate andare con qualche affermazione che di certo non concilia con la celebrazione di oggi. Comunque in quelle circostanze cari contadini forse non basta un secchio di acqua santa per assolvervi e mettervi in pace con Dio“.

Nell'ambito di Borgo Chiese ad andare per la maggiore in ambito zootecnico sono al momento le aziende Dapreda, Pizzini, Radoani, nonché Giovanni e Danilo Butterini oltre alla stessa Maccarinelli che in località diverse operano quotidianamente sulla piana di Condino. Poi c'è qualcun altro su Cimego dove le Arche di Noè (compreso i Leotti alle Porte) risultano per lo più hobbistiche e di passione.

Luca e Claudio Radoani (nipoti del popolare Giulio che assieme a Donato Galante sono considerati dei veterani in ambito zootecnico) rappresentano invece il nuovo corso e sull'andamento stagionale avvertono: “La cotica erbosa, a seguito della carenza d'acqua, quest'anno non era delle migliori comunque in qualche modo si è riusciti a sopravvivere”. Stavolta alla festa novembrina qualche trattore in meno (Same, Fiat & Ford) anche se a fare la differenza era il Landini datato 1954, con accensione a fiamma, appartente ad Aldo e Fabio Tagliaferri di Pieve di Bono. “Per noi Tagliaferri quel mezzo agricolo, proveniente dalla Romagna, rappresenta pur sempre un pezzo da vetrina “ avverte con comprensibile orgoglio Fabio. (a.p.)













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