L’orologio della torre di Storo batte di nuovo
Storo. A Storo da un paio di giorni “l'orologio di tutti” ha ripreso ha ripreso a funzionare, con una regolarità quasi svizzera. Le rade della chiesa, dopo mesi di inattività, sono tornate a muoversi...
Storo. A Storo da un paio di giorni “l'orologio di tutti” ha ripreso ha ripreso a funzionare, con una regolarità quasi svizzera. Le rade della chiesa, dopo mesi di inattività, sono tornate a muoversi cosa che non facevano più oramai da mesi. Ora dal basso del campanile, anche per coloro che hanno problemi di vista, è possibile leggere con esattezza l'ora. Numeri e lancette da lunga distanza sono comunque ben decifrabili. E, se non bastasse, alla sera c'è pure una fascia di luce ad illuminare il quadrante.
Per risolvere l'inconveniente dell’orologio fermo non servivano procedure d'urgenza né delibere di giunta ma un solo atto a firma del responsabile e tecnico Filippo Crescini e controfirmato dalla collega del servizio finanziario Lina Cimarolli.
«Effettivamente stando ad una convenzione sottoscritta dal 1996 tra parrocchia e comune bastava una determina (732 euro più Iva, cosa che si poteva fare molto prima se gli interessati ne avessero fatto richiesta) per farsì che la parrocchia potesse demandare al manutentore (Giuseppe Zontini Panina) la sua attivazione elettronica» spiega il sindaco Luca Turinelli.
L’ex sindaco di Storo, Vigilio Giovanelli, conferma e ribatte: «La convenzione del 1996 è della mia giunta e di Fiorindo Malfer e l'amministrazione di adesso si sarebbe potuta muovere prima del Venerdì Santo quando un comitato locale stava per dar vita ad una petizione». A.P.