Il Parco Adamello Brenta cerca la riconferma Unesco
Strembo, già per tre volte l’ente ha ottenuto l’importante certificazione Delegazione d’ispettori in visita anche per la prossima Conferenza internazionale
STREMBO. Il parco naturale Adamello Brenta punta alla riconferma del riconoscimento “Unesco Global Geopark”. In pratica si tratta di un certificato internazionale con il quale si attestano gli sforzi fatti nella direzione della sostenibilità ambientale e dell’ecosviluppo delle comunità interessate. Per quanto possibile, aggiungiamo noi, in territori fortemente antropizzati e vocati ad uno sviluppo turistico in alcuni casi anche “spinto”. Già per tre volte, ogni quadriennio, a partire dal 2008, il parco ha ottenuto la “medaglia”, chiamiamola così. Ora i parametri sono diventati ancora più stringenti e, quindi, dopo l’ultimo attestato del 2016 gli “ispettori” della Rete mondiale dei geoparchi Unesco si sono presentati in val Rendena per vedere se sarà possibile premiare e confermare quanto di buono il parco è riuscito a fare negli ultimi anni. Manfred Kupetz arriva dal Muskauer Faltenbogen di Dobern, in Germania, mentre Richard Watson è del Marble Arch Caves di Enniskillen, nell’Irlanda del nord.
La delegazione si è fermata in valle fino a venerdì scorso e nei giorni precedenti, affiancata dalla geologa Vajolet Masè, ha scarpinato in giro per il parco ed è stata impegnata in una serie di incontri istituzionali. Primo di questi, a Giustino, con il presidente dell’ente parco, Joseph Masè che ha presentato agli esperti il progetto “Qualità parco” di cui fanno parte, anche, oltre trenta strutture ricettive dell’area.
A Madonna di Campiglio, con il presidente dell’Apt del posto, Adriano Alimonta, è stato poi fatto il punto sull’organizzazione dell’ottava Conferenza internazionale dei Geoparchi mondiali Unesco che si svolgerà nel centro turistico della Rendena dall’8 al 14 settembre prossimi. Il lago di Tovel, il suo fenomeno di arrossamento, è stato al centro di un altro confronto con Massimiliano Tardio, ricercatore del Muse. In un altro, in zona Ritort, è stato illustrato - presente Marcella Morandini, direttrice della Fondazione Dolomiti Unesco - il progetto che sarà realizzato a breve. Trattasi di uno dei 9 (previsti) “Balconi delle Dolomiti”, cioè un punto informativo di osservazione panoramica della conca montuosa circostante. La gestione delle proprietà collettive è stato poi l’argomento di conversazione con Luca Cerana, presidente delle Regole di Spinale e Manez. Durante questi incontri, che hanno visto la partecipazione anche degli amministratori locali, non è mancato un “salto” al Centro Anffas e al Laboratorio sociale di Tione i cui ragazzi stanno realizzando un migliaio di gadget che sarà donato ai delegati mondiali della conferenza in programma a settembre. Il giudizio degli “ispettori” verrà comunicato proprio nel corso dell’ottava Conferenza internazionale dei Geoparchi mondiale Unesco. (pa.pi.)
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