Conventino, lavori a regola d’arte 

Lodrone, il sindaco Turinelli e il presidente Papaleoni ieri al Palazzo per ammirare la ristrutturazione



LODRONE. Palazzo del Conventino, qualcosa si muove. Ieri mattina c'è stato un sopralluogo di alto livello all'interno della struttura cinquecentesca per valutare il risultato dei lavori svolti fin ora e valutarne futuri interventi e utilizzo nel contesto della Valle del Chiese. Ieri mattina in visita al Conventino c'erano tutti coloro che si sono occupati della struttura negli ultimi anni: il sindaco di Storo Turinelli, il presidente del Bim del Chiese Papaleoni, il suo vice Mezzi, il presidente della Comunità di valle Butterini, l'assessore alla cultura storese Cavalli, il capo ufficio tecnico comunale Crescini, il progettista Giovanelli, ed altri ancora.

Cosa bolle in pentola? Presto detto, ultimati sul finire dell'estate scorsa i lavori di messa in sicurezza dei solai e delle coperture, che erano ormai fatiscenti e ad ogni scroscio permettevano l'infiltrazione di copiose quantità d'acqua che avevano iniziato a ad intaccare i soffitti. La prima notizia è che le nuove coperture reggono bene e nonostante la pioggia di questi giorni non si sono evidenziati problemi di sorta. La seconda è che a breve si procederà con le intonacature esterne e a quel punto i lavori saranno davvero finiti e la struttura "sbustata". La terza è che adesso c'è da capire come rendere fruibile al meglio il palazzo.

Per il presidente del Bim Severino Papaleoni: «I lavori sono stati un successo. Adesso si procederà con gli intonaci esterni. Siamo soddisfatti del lavoro svolto, adesso verranno avviate alcune progettazioni per definire lo sviluppo futuro di un opera monumentale di valore per l'intera Valle del Chiese».

Simile anche il commento del sindaco Luca Turinelli: «Con la variante degli intonaci esterni, i cui lavori saranno avviati a breve, lo stato di conservazione del palazzo del Conventino sarà da considerarsi ripristinato a tutti gli effetti. La prossima sfida per noi è capire cosa fare di un patrimonio storico che merita non solo di venir conservato ma anche di avere uno spazio di riguardo all'interno della comunità chiesana». (s.m.)













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