Cmf Darzo, incombe il peso del milione
Domani sera assemblea ordinaria dei quasi 800 soci che dovranno approvare il consuntivo 2017 e i costi del ricorso al Tar
DARZO. Assemblea generale ordinaria ormai alle porte per il Cmf di Darzo e Lodrone, e se non è il "redde rationem" poco ci manca. Il Consorzio di Miglioramento Fondiario si occupa dei fondi agricoli sparsi per i comuni catastali delle 2 frazioni storesi di Storo e Lodrone e conta quasi 800 soci. In ballo quest'anno ci sono numerose questioni spinose, su tutte il quasi milione di euro che la Provincia di Trento rivuole indietro dal Cmf. La riunione, aperta a tutti i soci si terrà a partire dalle 20.30 di domani, nella casa sociale di Darzo. Ad aprire le danze ci penserà la consueta relazione del presidente sullo stato del consorzio. A seguire l'approvazione del bilancio consuntivo 2017 e del bilancio preventivo per il 2018 e l'elezione del consigliere delegato venuto a mancare in seguito alle dimissioni di Riccardo Rinaldi e la rinuncia a succedergli del primo (ed unico) dei non eletti, Vigilio Zanetti.
Le questioni sul tavolo sono tante e complesse. Come detto, la più importante riguarda i 918 mila euro e spiccioli che la Provincia ha intimato di restituire al Cmf dopo aver appurato che il ponte agricolo da esso realizzato per conto del Comune di Storo tramite contributi di Provincia e del Comune stesso incideva in toto sul territorio del limitrofo Cmf di Storo, e non sulle campagne di Darzo e Lodrone. Una richiesta alla quale il Consiglio del Cmf e il suo presidente Narciso Marini hanno deciso di opporsi ricorrendo al Tar di Trento con la conseguenza di dover sostenere i costi legali dell'azione.
I problemi però non finiscono qui. Per il bilancio consuntivo 2017 ad esempio non appare ancora chiaro come farà il Cmf a coprire il "buco" da oltre 30 mila euro venutosi a creare dopo il rifiuto del Bim del Chiese a farsi carico degli interessi passivi generati dalle anticipazioni di cassa per la costruzione del ponte agricolo stesso. Sul consuntivo invece c'è da dar conto di una variazione di bilancio che verrà proposta all'assemblea, alzando i ruoli consorziali (i costi a carico dei soci) da 4.100 a 5.700 euro, introducendo così un aumento da 1.600 euro che servirà a coprire parte delle incombenti spese legali.
A fronte di tutto ciò appare chiaro come con ogni probabilità il futuro del Cmf si giocherà in gran parte domani. Da vedere se nei soci, di solito mai troppo numerosi a queste riunioni, stavolta prevarrà la voglia di partecipare e dire la propria o l'apatia verso una situazione fattasi via via assai complicata. (s.m.)