rango di bleggio 

Annullo celebra il panificio a legna 

Sabato, dalle 9 alle 13, la famiglia Riccadonna festeggia 112 anni



RANGO. Gli annulli filatelici sugli anniversari di fondazione riguardano solitamente enti pubblici o opere pubbliche, quasi mai una iniziativa privata. Succede a Rango di Bleggio, dove il panificio a legna (uno dei rarissimi panifici a legna in Trentino) festeggia il suo anniversario di apertura, in questo caso il 112°, essendo stato aperto prima della Grande guerra, nell’anno 1905. Si tratta del panificio a legna dei fratelli Riccadonna, la cui storia inizia nel lontano 1905, 120 anni fa, allorquando nonno Gioacchino, proveniente da Rango e prima ancora da Riva, realizza un piccolo laboratorio a Santa Croce di Bleggio che, in breve, diviene importante punto di riferimento per la popolazione bleggiana. Un vecchio forno a legna, funzionale e adeguato alle esigenze del tempo, gestito direttamente da Gioacchino che, sul finire degli anni 50, passò alla gestione del figlio Silvio, che decide di trasferire l'attività a Rango, sempre col forno a legna, che anche attualmente contraddistingue come un unicum a livello regionale il panificio Riccadonna. Negli anni 80 un nuovo passaggio, Silvio cede il timone al figlio Amedeo, che coi fratelli Onorio e Mario ristruttura il laboratorio realizzando un nuovo impianto (sempre a legna, però!) Un mestiere quindi tramandato per tre generazioni, ora la quarta, che ancor oggi per non tralasciare la tradizione, viene svolto con metodi di lavorazione del passato, cuocendo il pane in un particolare forno a platea che funziona a legna: «Si tratta di una tecnologia particolare, che sviluppa un calore più sano e naturale, permettendo di offrire ai clienti un prodotto genuino e profumi del pane di un tempo», commenta Amedeo, presentandoci la quarta generazione, il giovane Samuele che, impegnato tra lo studio e i sacchi di farina, si sta applicando con passione e amore all'arte di fare il pane.

«Per tenere viva la cultura di fare il pane con forno a legna, con metodi naturali, si devono fare sacrifici maggiori -ci dicono in coro Amedeo, Silvio e Onorio - anche perché ci si deve alzare in piena notte, per attizzare il fuoco avviando il processo di produzione. Quando l'impasto è lievitato, si passa alla fattura dei pezzi, rigorosamente confezionati a mano, quindi diversi l'uno dagli altri, con delle speciali spatole»: così ogni michetta è unica e inimitabile!

L’annullo filatelico nello stesso panificio è valido nella giornata dell’anniversario, sabato dalle ore 9 alle 13. (g.ri)















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