Affitto campi, il sindaco non cambia idea 

Storo, gli agricoltori chiedevano una proroga. Turinelli: «Seguiamo le indicazioni della Provincia»



STORO. Sull'affitto dei campi pubblici a Storo siamo ormai al muro contro muro fra agricoltori ed amministrazione comunale. Nell'incontro di lunedì sera in municipio i primi hanno chiesto che tutto restasse com'era almeno per un altro po' ma l'amministrazione ha detto no confermando manifestazioni d'interesse aperte a tutti, assegnazione al miglior offerente e aumento degli affitti. Il sindaco Luca Turinelli non ha mollato di un centimetro: «Come era doveroso abbiamo ascoltato gli agricoltori - afferma - ci hanno chiesto di prorogare ancora sulle nuove regole ma non ci hanno fatto cambiare idea. Il procedimento che abbiamo avviato serve a rendere la procedura trasparente e aperta a tutti nella scelta del contraente. Prima l'amministrazione sceglieva chi poteva avere il terreno e chi no, adesso c'è una procedura oggettiva che tutela tutti i cittadini interessati, non solo alcuni. Quanto all'aumento dei costi mi preme ribadire che in valore assoluto si parla di cifre accessibili, che escono da precisa indicazione del servizio agricoltura della Provincia. I prezzi restano bassi anche se non più stracciati. Si noti che si parla di cifre rimaste ferme per tantissimo tempo e che una volta stipulato il contratto non varieranno per almeno 9 anni. Ci è stato contestato un possibile aumento delle affittanze private, ma né l'istituto diocesano né la scuola materna praticano prezzi più bassi di quelli scelti da noi, eppure affittano, per cui non credo ci siano grandi rischi su questo versante. Inoltre il sindaco deve tutelare tutti i cittadini, non solo gli agricoltori. Fosse anche vero che i prezzi del Comune inducono poi i privati ad accontentarsi di un sacchetto di farina l'anno per l'affitto allora la scelta di aggiornare i costi andrebbe a beneficio dei proprietari, che hanno anch'essi dei diritti. Ci è stato anche detto che i contadini potrebbero decidere di lasciare i terreni comunali incolti. Ne abbiamo preso atto. Nel caso valuteremo se lasciare le cose come sono o se attivare altri progetti di valorizzazione».

Per gli agricoltori parla l'ex presidente del Cmf di Storo, Giovanni Giacomolli: «La maggioranza non ha voluto sentire ragioni - dice - hanno confermato la loro impostazione e non hanno concesso proroghe. Ad avere in affitto i terreni pubblici siamo una decina, e fra noi abbiamo stretto un patto di non belligeranza. Ciascuno si proporrà per i fondi che già aveva senza dar fastidio agli altri. Poi vedremo se arriverà qualcuno da fuori Comune a cercare di prendersi i terreni. Il pericolo è che ci siano degli allevatori, da qui ma magari anche dal Bleggio. Per loro impadronirsi dei terreni di Storo potrebbe essere un'occasione per smaltire i liquami o la pollina piuttosto che per fare agricoltura. Cosa accadrà lo si saprà molto presto visto che il bando scade giovedì». (s.m.)













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