Garda, si tuffa e annega a Punta Lido, era una zona con divieto di balneazione
Si tratterebbe di un cittadino indiano di 27 anni. Recuperato dai sommozzatori, non c'è stato niente da fare
IL CASO Madre e figlio annegano nel Garda
RIVA DEL GARDA. Le ricerche dei vigili del fuoco di Riva del Garda, con Guardia Costiera, Trentino Emergenza, Carabinieri e Spiagge Sicure, hanno portato al ritrovamento del cittadino indiano di 27 anni che, dopo essersi tuffato a Punta Lido, non era più riemerso.
Nonostante il tentativo con le manovre di rianimazione, l'uomo è deceduto per annegamento. Presenti sommozzatori dei Vigili del Fuoco di Trento, arrivati direttamente con l'elisoccorso.
Il commento della sindaca locale, Cristina Santi, ha portato l'attenzione sulla situazione della spiaggia, di cui si era già discusso per il caso di madre e figlio annegati: "Quella è una zona in cui la balneazione è interdetta. Nonostante la competenza non sia del Comune, ma provinciale, abbiamo aggiunto un ulteriore cartello di divieto che è molto chiaro, in quattro lingue", "Nonostante questo - prosegue Santi - abbiamo notato che in questi giorni c'erano comunque delle persone che facevano il bagno lì". "L'area balneabile è ben delimitata dalle boe", ricorda la sindaca di Riva del Garda, "ed è anche l'area coperta dal servizio 'Spiagge sicure'", ha concluso poi.
(Foto Maurizio Zambarda)