VALLE DI FASSA. L’Unione Autonomista Ladina c’è. La “radunanza”, tenuta nella sala consigliare del Comune di Pozza, è stata caratterizzata da grande partecipazione (oltre 150 tra iscritti e simpatizzanti) e ricchezza di interventi. Dal confronto è emersa la volontà di continuare a esprimere il pensiero e la tradizione dei ladini di Fassa anche in una situazione profondamente mutata. Sarà ora la direzione della Ual a valutare ed elaborare le molte indicazioni emerse prima dell’appuntamento alle urne in autunno. La buona partecipazione, anche di molti giovani al dibattito ha rinfrancato i militanti che intendono partecipare alle elezioni provinciali con un proprio candidato. Meno entusiasmo ha raccolto la creazione di una lista civica appoggiata dalla Ual mentre attualmente non è percorribile il ricorso a un candidato unico per tutta la valle in accordo con l’Associazione Fassa.

«Sono troppe le differenze tra le due anime della valle» – spiega Michele Anesi, segretario della Ual. «Sono note - continua Anesi – le difficoltà di dialogo all’interno del Comun general, luogo deputato al confronto politico, a cui si aggiungono le profonde diversità di orizzonte nei due movimenti». Alcuni interventi hanno riprosposto ancora l’obiettivo accarezzato dai ladini da tempo immemorabile: il raccordo con le altre vallate del Sella. La nuova legge regionale dà al Comun general un ruolo di ente intermedio tra provincia e comuni con qualche possibilità di trovare una nuova via verso la vagheggiata Ladinia. Nei pochi mesi il movimento ladino dovrà comunque trovare nuovi interlocutori se Beppe Detomas confermerà la volontà di favorire il rinnovamento della Ual con un suo passo indietro. Non mancano nuove figure pronte a rappresentare i ladini di Fassa. Rimane poi la scelta dello schieramento politico con cui imparentarsi. (g.b.)