Tassa soggiorno, Fiemme al top
La 2ª Commissione provinciale ha alzato l’imposta al tetto massimo
VAL DI FIEMME. L’imposta di soggiorno sale in Fiemme e scende in Rendena. Il presidente Luca Giuliani ha riunito ieri pomeriggio la Seconda Commissione permanente del Consiglio provinciale, per esaminare una serie di proposte di deliberazione della Giunta provinciale, tutte accolte con parere favorevole.
Sull’imposta di soggiorno, in val di Fiemme, la Comunità di valle ha chiesto di elevare questa imposta al tetto massimo previsto dalla legge provinciale. Soddisfatto l'assessore Dallapiccola: «Mi complimento con questo territorio, che ha valorizzato lo strumento impositivo, mettendo in campo con le risorse acquisite nuovi e performanti servizi per l'ospite, con molti progetti imitati anche da altre valli. Assicuro che il gettito derivante da questo aumento ricadrà sul territorio locale, con le Apt libere come sempre di deciderne la destinazione». Il consigliere Pietro De Godenz (Upt) ha ribadito il pensiero più volte espresso: «L'imposta di soggiorno deve servire esclusivamente per garantire servizi al turista. Sono contrario al suo utilizzo per fare promozione, compito che secondo me deve essere assolto con fondi della Provincia. Bisognerebbe vincolare in questo senso l'impiego dei fondi derivanti dall'imposta». Si è astenuto Zanon, contrari Degasperi e Fasanelli. In val Rendena invece è stato deciso di ridurre l’imposta da 50 aa 25 euro, come richiesto da Apt e Comunità di valle. (l.ch.)