«Reperite i fondi tra gli evasori»
Lettera agli amministratori di una proprietaria di alloggi turistici
CAVALESE. Una signora di Cavalese ha inviato al nostro giornale una lettera aperta indirizzata agli amministratori pubblici della valle e all’assessore Dallapiccola sul problema dell’imposta di soggiorno. Una serie di riflessioni interessanti che vale la pena di conoscere.
“Gentili rappresentanti dei cittadini, Comunità di valle, Azienda di promozione turistica, assessore Dallapiccola, non vi posso dire quanta soddisfazione esprimete nel regalare alla valle di Fiemme questo ennesimo ingiusto balzello che tocca il cuore di noi “nababbi” che affittiamo appartamenti turistici. Ma questa imposta, mentre gli alberghi possono scaricarla sui clienti effettivamente presenti, pochi sanno che invece ai datori di alloggio privato la tassa viene applicata a prescindere dalla reale presenza degli ospiti. In parole povere, noi ci troviamo a pagare, oltre alla tassazione giustamente dovuta, una cifra che può variare a discrezione degli ambiti territoriali da 25 a 50 euro annui a posto letto. Unico paese che aveva scelto il tetto massimo era Madonna di Campiglio, tutto il resto del Trentino si era adeguato ai 25 euro. In seguito alle sacrosante rimostranze degli interessati, la cifra è stata ridotta pure lì al minimo. Ed ora la sorpresa: chi si ritiene superiore a Madonna di Campiglio, Canazei e ad altre ben più rinomate stazioni turistiche? La valle di Fiemme! Vorrei suggerire ai responsabili che forse si potrebbe cominciare a reperire fondi in un altro modo: facciano emergere finalmente tutto il nero nel settore degli affitti e vedremo quanti soldi saltano fuori senza bastonare sempre quei quattro gatti che sono in regola con Trentino riscossioni, Questura e dichiarazione dei redditi. Tutti conosciamo almeno un caso di evasione totale nel campo turistico e non ci vengano a dire che è impossibile scoprirli. Anche un bambino sa che basta un controllo da parte dei Comuni sulle utenze di luce ed acqua. Un appartamento sfitto non consuma! Non parliamo poi delle seconde case di residenti altrove, non solo non pagano tassa di soggiorno, ma nei periodi in cui i proprietari non le usano vengono anch’esse cedute in affitto senza nessuna denuncia nemmeno all’Apt.
Le cifre incassate, ci dicono, verranno utilizzate ad esclusivo vantaggio del turista (il residente, si sa, conta sempre zero). Bene, allora non sprechiamole in ridicoli e patetici praticelli urbani, che fanno concorrenza al povero Spelacchio, o nel fiammante tappeto rosso comparso da pochi giorni a Cavalese. Utilizziamole invece per dotare finalmente il trascurato parco della Pieve e il campo di bocce di servizi igienici che non siano da terzo mondo come gli attuali, teniamo pulite tutte le strade del paese non solo i 100 metri di via Bronzetti e soprattutto ripariamo i marciapiedi che di anno in anno assomigliano sempre più ad un gruviera! Questo chiedono i villeggianti a chi ha la volontà di ascoltarli, certo è più comodo far finta di niente e raccogliere solo le lodi degli interessati”.