Moena, ecco come essere risarciti 

La Confcommercio sui rimborsi per il nubifragio: «La delibera è stata frettolosa»


di Gilberto Bonani


MOENA. «È una delibera frettolosa, approvata senza consultarci. Ma ora siamo qui per aiutarvi a percorrere un complesso iter amministrativo». La Confcommercio del Trentino è salita a Moena in forze (erano presenti, oltre ai referenti di zona, il vicepresidente Massimo Piffer, il direttore Giovanni Profumo, Mila Bertoldi dell’ufficio legislativo e Gianni Onorati, ufficio contributi) per rispondere ai mille dubbi espressi da commercianti, ristoratori, albergatori colpiti dal nubifragio del 3 luglio.

La Provincia ha riconosciuto per i comuni di Moena e Soraga lo stato di calamità e nei giorni scorsi ha approvato una delibera che regolamenta contributi e indennizzi per i danni subiti. Un provvedimento celere che presenta però parecchie zone d’ombra e comunque richiede un articolato percorso burocratico da completare entro l’8 dicembre. Sul piatto ci sono cinque milioni di euro da suddividere in tre capitoli: danni ai veicoli (250 mila euro), danneggiamenti alle abitazioni (750 mila euro) lesioni alle strutture e rimborso per sospensione dell’attività economica (quattro milioni di euro). Le due prime voci sono di più facile documentazione e prevedono un risarcimento del cento per cento del valore di mercato. La terza, quella relativa alle strutture economiche (negozi, alberghi, bar) è molto più complessa, specialmente documentare l’indennizzo per i mancati introiti.

Due i paletti fissati dalla giunta provinciale: la chiusura dell’esercizio per almeno sette giorni o la perdita finanziaria del 20 per cento nel semestre luglio-dicembre 2018. Quest’ultimo elemento ha scatenato la discussione per la difficoltà di documentare i mancati guadagni che in un arco temporale così lungo potrebbero essere diluiti e arrivare sotto la soglia ammessa. Insomma le promesse dei politici espresse a caldo ora devono adeguarsi ai ferrei regolamenti della macchina amministrativa.













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