L’appello del segretario Anesi contro i botti di Capodanno
VALLE di FASSA. «Tuteliamo il nostro territorio messo in discussione dai botti di Capodanno». Anche quest’anno arriva puntuale l’appello dell’Unione Autonomista Ladina rivolto alle amministrazione e...
VALLE di FASSA. «Tuteliamo il nostro territorio messo in discussione dai botti di Capodanno». Anche quest’anno arriva puntuale l’appello dell’Unione Autonomista Ladina rivolto alle amministrazione e ai responsabili dell’organizzazione turistica della valle. «In questa occasione – scrive Michele Anesi - sono tre le “categorie” in allerta. Prima di tutto medici, infermieri e i volontari del soccorso che come ogni anno, con grande abnegazione e un po' di rabbia per questa stupida “follia” che potrebbe essere risparmiata, dovranno "rappezzare" adulti e bambini. Seconda categoria gli animali, sia selvatici che domestici, vittime di questa sciocca usanza incivile. Gli animali infatti non conoscono i fuochi artificiali, non sanno cosa succede: il risultato è il panico totale! Nei nostri boschi vive una fauna che raggiunge quasi i dieci mila capi, una popolazione faunistica che ha la stessa consistenza degli abitanti della valle di Fassa. Terzi, ma non ultimi, i vigili del fuoco,che come ogni anno, dovranno passare le notte con le radioline sempre accese per la paura di incendi». Per questo Michele Anesi, segretario politico della Ual, invita tutti, valligiani e turisti, a una seria presa di coscienza, magari destinando il denaro previsto per gli inutili e dannosi “botti” a qualcosa di più sfizioso che ricordi il soggiorno in Valle di Fassa oppure serva come aiuto a persone meno fortunate. «Non imitiamo località, usanze e stili di vita che non ci appartengono», conclude Anesi. (g.b.)