I cinghiali in Fassa? Tutti i dubbi del conseier Deluca
Pozza. Mario deluca, conseier de procura del comun general de fascia per agricoltura, programmazione socio-economica, del comitato tecnico forestale della provincia, ha scritto al Trentino....
Pozza. Mario deluca, conseier de procura del comun general de fascia per agricoltura, programmazione socio-economica, del comitato tecnico forestale della provincia, ha scritto al Trentino. pubblichiamo la sua lettera.
«ci sono cinghiali in val di fassa? sono sconcertato dall’articolo pubblicato sul quotidiano trentino, un paio di giorni fa, in cui si dice che in val di fassa abbiamo troppi cinghiali e che il lupo farà la sua parte. questa è chiaramente una storiella inventata per difendere chi ha permesso l’arrivo del lupo nelle nostre zone, causando quasi l’estinzione dei mufloni e dei caprioli, animali massivamente colpiti. basti pensare che, a primavera, sono ormai rari i mufloni - fino a qualche anno fa ben visibili - che si avvicinano ai paesi per brucare la prima erba fresca tanto da diventare una sorta di attrazione turistica, uno spettacolo per chi non ha l’occasione di vedere il patrimonio selvatico della val di fassa. stessa sorte per i caprioli che sono quasi estinti. a prova di tutto ciò, ci sono tracce, foto e video che non vengono presi in considerazione, mentre si preferisce dare credito a voci che, con mio stupore, trovano anche ampio spazio sui quotidiani».
«capisco che ormai viviamo in un mondo che non favorisce la vita naturale e mi dispiace. infatti, stavamo molto meglio quando un abbattimento di un capo di selvaggina soddisfaceva il bisogno alimentare familiare, nel rispetto degli equilibri degli animali selvatici, considerati una riserva alimentare preziosa. quello che ho letto sminuisce il valore della vita di un tempo e quella del futuro, perciò chiedo agli abitanti della val di fassa di informarmi se qualcuno ha mai avvistato un cinghiale nella nostra zona. invece, è certo che a penia le guardie forestali sorvegliavano i bambini che salgano sul pulmino per raggiungere la scuola, onde evitare pericolosi incontri con i lupi presenti in valle da tempo, con le malaugurate conseguenze sugli animali selvatici e sul bestiame allevato in quota d’estate».
«credo che far circolare certe notizie non giovi alla val di fassa e non sia rispettoso delle tradizioni che sono la forza della nostra cultura e della nostra terra. attendo con curiosità di sapere se qualcuno in valle ha mai incontrato un cinghiale e se ne sia addirittura necessario il contenimento. il problema, che io stesso ho segnalato più volte, sono i lupi. certo, qualcuno deve assumersi la responsabilità per l’introduzione del lupo, ma non può pensare di salvare la faccia a nostre spese».