Clima e turismo, gestire il cambiamento
Moena. L’associazione appartamentisti Val di Fassa - fita cartieres de Fascia in collaborazione con le associazioni albergatori Asat e Unat organizza per domani alle 20 nella “Gran Ciasa” di Soraga...
Moena. L’associazione appartamentisti Val di Fassa - fita cartieres de Fascia in collaborazione con le associazioni albergatori Asat e Unat organizza per domani alle 20 nella “Gran Ciasa” di Soraga un incontro su come i cambiamenti climatici condizioneranno il futuro della valle e quindi del turismo. I relatori saranno Norbert Lantschner, presidente Climabita, esperto in tematiche ambientali e climatiche, e Giuseppe Gilli competente in strategie per il risparmio energetico e il benessere abitativo.
Da tempo gli esperti avvertono che le Alpi risentono in maniera più accelerata dei cambiamenti climatici. Ne sono muti testimoni i ghiacciai delle nostre montagne da anni in forte regressione. Se per il turismo estivo nelle Alpi il cambiamento climatico potrebbe rappresentare un vantaggio competitivo per sfuggire dal caldo delle città, non è invece la stessa cosa per il turismo invernale. L’aumento delle temperature e della pioggia al posto della neve, per gli esperti provocherà una riduzione dell’innevamento delle montagne con conseguenze dirette sia sul tradizionale paesaggio montano che sul turismo. Le aree innevate potrebbero diminuire dall’84% al 62,5% rispetto alle superfici attuali. Ovviamente le aree sciistiche a minore altitudine sono le più svantaggiate. Diversi studi dimostrano che già dal 2030 non si avranno precipitazioni nevose certe al di sotto dei 1.300 metri di quota. A dirlo il “Rapporto Clima” del Centro di ricerca Eurac di Bolzano.
Gli operatori turistici sono i primi interessati al fenomeno per gestire il cambiamento e orientare investimenti e modalità di accoglienza. L’obiettivo è quello di contrastare, per quanto possibile, i fenomeni climatici e nello stesso tempo creare alternative alla pratica dello sci. G.B.