Cava Pichler, il Comune insiste
In consiglio comunale è stata approvata anche la variante al Prg
CASTELLO-MOLINA. Il consiglio comunale di Castello-Molina nella seduta di martedì ha provveduto ad approvare la variante definitiva al Piano regolatore generale, predisposto dall’architetto Luca Eccheli di Rovereto. Ad illustrarne il contenuto è stato lo stesso sindaco Marco Larger che ha ricordato che la variante era stata adottata in via preliminare ancora nello scorso mese di marzo. La variante è in un certo senso un atto dovuto visto che in sostanza sono state introdotte correzioni agli errori materiali, refusi e incoerenze, ma soprattutto un aggiornamento alla sopravvenuta nuova legge urbanistica. La variante come ha spiegato ancora il sindaco ha però provveduto anche all’adeguamento cartografico per effetto delle trasformazioni di destinazione d’uso dei suoli in edificabili-residenziali, piuttosto che produttivi/ commerciali, al recupero urbanistico di alcuni punti sensibili del territorio comunale, dove sono presenti volumi in disuso, vedi per esempio l’ex albergo Milano a Castello, la zona ex Ammiraglio a Molina, l’area bocce e l’ex fabbrica Delta in località Stazione a Castello. Il sindaco Larger ha anche ricordato che dopo il deposito della prima adozione sono state presentate da parte dei cittadini ben 29 osservazioni a cui se ne sono poi aggiunte altre tre. Tutte esaminate, con relativa valutazione e risposta. Molte le richieste di chiarimento da parte dei consiglieri dell’opposizione che alla fine però hanno votato (erano assenti i consiglieri Pichler e Canal) a favore.
Ma l’assemblea si è occupata anche della vexata quaestio della cava Pichler situata alla foce del torrente Avisio nei pressi del lago di Stramentizzo, che avrebbe dovuto da tempo trasferirsi in un’altra zona, visto che le attività produttive a pochi metri dalle acque sono incompatibili. Il consigliere Lorenzo Wohlgemuth ha chiesto al sindaco chiarimenti sulla comunicazione inviata alla ditta “Estrazione Fiemme” dalla responsabile dell’ufficio tecnico ingegner Daniela Rossi. Il sindaco Larger ha chiarito che nella comunicazione alla ditta è stato segnalato l’iter procedurale per lo smantellamento delle attività estrattive e l’avvio di una gara di appalto per il ripristino dell’area. La comunicazione della responsabile dell’ufficio tecnico riportava in sostanza anche le valutazioni fatte dagli organi tecnici della Provincia fatte ancora nel 2014. È auspicabile comunque, ha sottolineato il sindaco che si riesca a trovare una soluzione alternativa allo spostamento dell’attività produttiva in area Brozin, come era previsto nell’accordo sottoscritto dal comune, Provincia e i titolari della cava.