Cassa Rurale Dolomiti domani al primo bilancio
Assemblea al Centro Navalge e in videoconferenza all’auditorium di Transacqua Utile lordo a quasi 4 milioni, in crescita. Il presidente Vadagnini: clima positivo
MOENA. Domani alle 17.30 nel centro polifunzionale di Navalge e, in videoconferenza, nell’auditorium di Transacqua, è fissato l’incontro con gli oltre 8 mila soci della cassa rurale Dolomiti di Fassa Primiero e Belluno per approvare il primo bilancio dopo la recente fusione. Nonostante la complessità di allineare realtà e ambienti di lavoro differenti, il clima è positivo. «I primi mesi sono stati vissuti all’insegna della condivisione, dell’aggregazione e della riorganizzazione della struttura - spiega il presidente Carlo Vadagnini - gli obiettivi per l’immediato futuro sono il rafforzamento patrimoniale, la razionalizzazione dei costi, l’attenzione alla qualità del credito, il consolidamento della struttura organizzativa e l’accrescimento delle competenze di governance. Il tutto inserito in un contesto economico che presenta ancora situazioni di difficoltà seppur con prospettive in netto miglioramento. L’impegno inoltre è massimo per la costituzione del nuovo gruppo bancario insieme a Cassa Centrale che permetterà alle Rurali aderenti di avere una diversa e più efficiente operatività corrente e prospettive di ulteriore crescita».
Ecco alcune anticipazioni sul bilancio 2017 che sarà presentato venerdì pomeriggio ai soci. Il patrimonio sfiora i 70 milioni di euro, la raccolta complessiva da clientela supera i 904 milioni mentre gli impieghi si attestano a 622 milioni. La nuova Cassa Rurale Dolomiti di Fassa Primiero e Belluno ha attuato una gestione attenta e molto prudente nel comparto del credito, accantonando somme importanti e portando gli indici di copertura al 63,30% sulle sofferenze ed al 35,80% sulle inadempienze probabili. Dati significativi e superiori alle medie di sistema. L’utile lordo supera di poco i 3 milioni 800 mila euro con un significativo incremento rispetto all’esercizio 2016. Non sono mancati poi gli interventi sul territorio, a favore i associazioni, volontariato e base sociale, nel 2017 per circa 840 mila euro.
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