Camminata sotto la pioggia per dare voce alle donne 

L’iniziativa lungo la val di Fiemme. Pomeriggio di canti, balli, riflessioni e letture teatrali insieme ad una troupe della trasmissione Rai News 24 che sabato manderà in onda un servizio


FRANCESCO MORANDINI


Fiemme. Una pioggerellina, a volte insistente, non ha fermato, nonostante fosse stato annunciato che non si sarebbe tenuta in caso di tempo avverso, la Camminata collettiva di sensibilizzazione lungo la val di Fiemme organizzata già da qualche anno d “La voce delle donne” in collaborazione con Comuni e associazioni, in occasione della Giornata per l’eliminazione della violenza contro le donne. Gruppi di donne (e qualche uomo) sono partiti da Predazzo con la Scuola di Nordic walking, da Tesero con la Sat e da Castello di Fiemme, per ritrovarsi tutti alle 17 al Palafiemme di Cavalese per un pomeriggio di canti, balli, riflessioni e letture teatrali. Una dozzina, compresa la vicesindaca Chiara Bosin, sono partiti da Predazzo sotto la pioggia assieme ad una troupe della trasmissione di Rai News 24 “Cammina Italia: viaggio lento nel Paese reale” che dedicherà la puntata di sabato 30, alle ore 14.30, a questo “cammino” fiemmese, bagnato e per questo poco partecipato, e al tema che evocato dalla giornata del 25 novembre. Così, cammin facendo, sono state intervistate Maria Elena Gianmoena, l’ostetrica Silvia Nones e Carla Vargiù, la giovane presidente di New generation, l’associazione della Cassa rurale di Fiemme, oltre all’assistente sociale Michela Zorzi. A Cavalese sono arrivati fradici d’acqua e sudore trovando già riempita la sala del lettore intenta ad ascoltare il Coro Armonia di Molina di Fiemme che ha aperto e chiuso il pomeriggio, mentre la cooperativa Terre Altre ha offerto un’ottima merenda.

Le due ore passate al caldo e all’asciutto sono state davvero intense, ricche di spunti, di riflessioni, di informazioni e, per fortuna anche di emozioni. Le ha date soprattutto la lettura drammatizzata di Antonella Vanzo e Giuliano Natali “Diaolin”, che hanno interpretato il bellissimo monologo di Paola Cortellesi e Claudio Santamaria “Mi chiamo Valentina e credo nell’amore” e l’esibizione della scuola di danza di Tesero che ha voluto dedicare la performance a Daniela Carrasco “El mimo” l’artista di strada, abusata, torturata e trovata morta, impiccata a una ringhiera alla periferia di Santiago. Il pomeriggio, presentato dall’assessora alla cultura di Tesero Silvia Vaia che ha chiesto un minuto di silenzio per tutte le donne uccise e anche per l’operaio deceduto sul lavoro a Molina di Fiemme, ha visto gli interventi di Elena Gianmoena che ha ricordato come “anche gli uomini vadano aiutati”, dell’assessora Ornella Vanzo di Cavalese e di Michela Zorzi che ha illustrato in dettaglio la rete antiviolenza nata in Trentino.

Nei minimi particolari delle procedure di intervento è entrata anche l’ostetrica Silvia Nones, mentre la ginecologa Cinzia Caruso ha descritto le finalità del consultorio familiare che – ha detto - ha innanzitutto lo scopo di prevenzione, a iniziare dalle scuole dove è già stato attivato il progetto “Conoscere il consultorio”. «Tante donne – ha ammesso però – non hanno il coraggio di parlare». Alla fine, sazi di informazioni (e non solo) c’è stata una rosa per tutte: accompagnatrici, organizzatori, coriste e ballerine.













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