Femminicidi in Trentino Alto Adige, chieste verifiche sull’operato dei magistrati
La pratica è arrivata al Consiglio superiore della magistratura da parte delle Consigliere Bertolini e Eccher
ROMA. È arrivata sul tavolo del Consiglio superiore della magistratura la richiesta "urgente" - presentata a Palazzo dei Marescialli dalle consigliere laiche Claudia Eccher (Lega) e Isabella Bertolini (FdI) - di valutare l'operato dei magistrati che si sono occupati dei femminicidi, avvenuti ad agosto in Trentino, di Mara Fait, Iris Setti, e Celine Frei Matzhol.
In pratica, si chiedono verifiche per valutare se è stato fatto tutto il possibile per evitare queste morti. Le consigliere ritengono necessaria l' apertura di una pratica per ognuna delle tre uccisioni.
"L'estate appena trascorsa sarà purtroppo ricordata per i numerosi fatti di cronaca nera che hanno coinvolto tutta la nazione, ed in particolare il territorio del Trentino Alto Adige, in una tragica sequenza nella prima metà di agosto. Tali drammatici accadimenti impongono - hanno dichiarato Eccher e Bartolini - una riflessione da parte delle istituzioni; in primo luogo per evitare la ripetizione di ulteriori femminicidi in futuro, ed altresì al fine di promuovere una valutazione sulla correttezza dell'operato della Magistratura requirente nell'attivazione delle particolari procedure volte alla prevenzione dei reati ed alla protezione delle vittime previste dalla legge".
Eccher e Bertolini sperano che la loro istanza "dia impulso ad una procedura amministrativa presso il Csm al fine di esaminare le condotte dei magistrati che si sono occupati delle vicende. Confidiamo anche - proseguono le due consigliere - che la nostra istanza possa essere presa in considerazione dai titolari dell'azione disciplinare, ai fini dell'avvio di eventuali azioni disciplinari, qualora ne ravvisino i presupposti".
Una delle questioni riguarda la mancata attivazione del Codice rosso per Mara Fait, l'infermiera di 63 anni uccisa nella frazione di Noriglio da Ilir Ziba Shehi, nonostante ne avesse denunciato le vessazioni. Si approfondirà anche se c'è stata inerzia nel caso di Celine Frei Matzhol, la ragazza 21enne - uccisa dall'ex Omer Cim - che a giugno aveva denunciato, anche lei, reati da Codice rosso.
Riflettori puntati, infine, sulle affermazioni attribuite alla procuratrice reggente della Procura di Rovereto, Viviana Del Tedesco, e riportate dal quotidiano 'La Verità', secondo cui la pm avrebbe commentato la prestanza fisica di Nweke Chukwuka ed espresso valutazioni personali sui precedenti a carico del 37enne che ha ucciso Iris Setti.