Esercito: presentato a Milano il volume “Alpini, soldati di montagna”
Il legame con la tradizione e il territorio si unisce all’importanza di stare al passo coi tempi. Il capo di Stato Maggiore dell’Esercito: «Puntiamo sui giovani».
Milano. “Le caratteristiche delle migliori imprese degli Alpini, in guerra e in pace, sono il coraggio sostenuto dall’esperienza, l’audacia che non diventa mai avventatezza, l’umanità figlia del contatto continuo con la natura”. Con queste parole Gastone Breccia, esperto di storia militare, ha descritto i protagonisti del volume “Alpini, soldati di montagna” di cui è coautore, nel corso della presentazione avvenuta ieri pomeriggio, 22 marzo, nella sede del Comando Militare Esercito Lombardia.
L’opera, di grande formato e corredata di centinaia di immagini, racconta a più voci oltre un secolo mezzo di storia degli Alpini e la loro simbiosi con la montagna in chiave operativa, addestrativa e sportiva, senza trascurare lo stretto legame con il territorio e le tradizioni che caratterizzano il Corpo. Peculiarità del libro è il focus centrale - largamente inedito nei contenuti e nell’esposizione - dedicato alle Truppe Alpine dell’Esercito di oggi e ai nuovi scenari di impiego.
Il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito ha sottolineato “l’importanza di stare al passo con i tempi e intercettare ogni opportunità di cambiamento. L’Esercito punta sui giovani investendo continuamente su di loro, con fiducia” - ha aggiunto il Capo di SME.
Successivamente, l’Amministratore Delegato di “Difesa Servizi” SpA, Dott. Luca Andreoli, ha sottolineato l’importanza della partnership fra alpini volontari, protezione civile ed Esercito. Le interazioni sono frequenti e operative, a cominciare dalle grandi esercitazioni congiunte di protezione civile, come la Vardirex, per continuare con i grandi appuntamenti sportivi, come le Alpiniadi e l’Alpinathlon. La presenza delle Truppe Alpine dell’Esercito, poi, è una costante delle nostre Adunate Nazionali e così sarà tra poche settimane anche a Vicenza, per la 95ª edizione dell’imponente evento. Grande significato morale e valoriale ha avuto infine nelle scorse settimane la consegna da parte dei nostri “vèci”, avvenuta sul Ponte degli alpini a Bassano del Grappa, del cappello con la penna nera a circa duecento giovani volontari usciti dai corsi del Centro Addestramento Alpino di Aosta”.