Istruzione

Esami di riparazione. Gerosa: «Stiamo lavorando ad una terza via»

«Esami a settembre: sì o no?» La vicepresidente e assessore provinciale all'istruzione Francesca Gerosa interviene così nel dibattito che ha ripreso vigore dopo la consegna al presidente del Consiglio provinciale Claudio Soini di una petizione corredata da 584 firme per ripristinare gli esami di riparazione.

PROTESTA Metà dei docenti trentini firma per riavere gli esami



TRENTO. “Esami a settembre: sì o no? Attenzione che c'è ben altro ed il fatto che siamo una Provincia autonoma ci impone di esplorare anche altre strade. Ciò che appunto stiamo facendo con il coinvolgimento di tutti gli attori del sistema scolastico".
La vicepresidente e assessore provinciale all'istruzione Francesca Gerosa interviene così nel dibattito che ha ripreso vigore dopo la consegna al presidente del Consiglio provinciale Claudio Soini di una petizione corredata da 584 firme per ripristinare gli esami di riparazione.
“Come già anticipato qualche settimana fa - spiega la Vicepresidente - stiamo definendo la costituzione di un gruppo di lavoro tecnico che avrà il compito di elaborare una proposta di revisione dell'attuale sistema delle carenze formative. L'obiettivo non è quello di tornare al passato, ma di individuare una proposta nuova che sappia fare sintesi e superare i punti di debolezza tanto di un sistema quanto nell’altro".

È in fase di predisposizione una delibera per istituire la squadra che sarà composta da dirigenti scolastici - in rappresentanza del sistema e dei diversi indirizzi - da un rappresentante del Dipartimento istruzione e da uno del Servizio Istruzione.

L’obiettivo è mettere a punto una proposta alternativa analizzando con attenzione il contesto di partenza, i dati delle carenze formative (analizzate in un arco temporale quinquennale, e divise per tipologia di istituto/materie e verifica del periodo di relativo recupero), oltre che dei corsi di recupero avviati dalle scuole e altre attività svolte effettivamente dalle scuole e finalizzati al sostegno dei gli studenti.
Il gruppo dovrà, inoltre, predisporre dei questionari che saranno sottoposti a docenti, studenti e dirigenti scolastici, e che potranno essere integrati nelle fasi di lavoro successive sia da rappresentanze di docenti che dell'Università.

“Quando la proposta sarà elaborata - spiega ancora Francesca Gerosa - procederò ad organizzare incontri sul territorio aperti ai docenti, la cui voce è per me importantissima, che potranno esprimersi in merito a una riforma così importante e delicata e che deve saper fare sintesi di esperienze e sensibilità diverse fra loro. Ascolterò anche il Consiglio del Sistema Educativo Provinciale e la Consulta Provinciale dei Genitori. Proseguirà nel frattempo anche il confronto già avviato con gli studenti. Avendo però ben chiaro che ciò cui tutti dobbiamo tendere è l’efficacia del modello al quale affidiamo un compito strategico: preparare i nostri ragazzi alle sfide di un mondo sempre più esigente e competitivo”.

L’assessorato ha già iniziato un percorso che ha già individuato sia un metodo che una destinazione, “nella consapevolezza - conclude la vicepresidente - che sarà necessaria non solo un'apposita regolamentazione, ma anche l'intesa con il ministero ed un’attenta fase di sperimentazione”.













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