IL FATTO

Egna, fuggono nella notte con il distributore di giocattoli, inseguiti e arrestati dai carabinieri

I due ladri hanno aggredito i carabinieri, che però sono riusciti ad ammanettarli. Dovranno rispondere di rapina impropria e violazione delle misure sul Coronavirus



EGNA. Due persone sono state arrestate per rapina la notte scorsa dai militari del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia Carabinieri di Egna.

Alle tre meno un quarto di stanotte, 23 aprile, due militari di un’autopattuglia radiomobile della compagnia, transitando lungo via Galizia del comune di Laives hanno notato due persone giungere a piedi provenienti da un albergo vicino. I due trasportavano un erogatore a moneta di giochi per bambini.

I due militari, pensando ovviamente a un furto flagrante, hanno cercato dapprima di bloccare i ladri tagliando loro la strada con la vettura di servizio. I due, visti i carabinieri, hanno mollato la refurtiva e se la sono data a gambe levate.

I due militari quindi sono scesi dal mezzo e dopo un breve inseguimento sono riusciti a bloccare i fuggitivi all'altezza del cancello d'entrata del vicino centro don Bosco. I ladri hanno aggredito fisicamente i due operatori per sottrarsi al fermo e riguadagnare la fuga.

I due tutori dell’ordine però – non senza fatica – sono riusciti a bloccare entrambi e pure ad ammanettarli. I due fermati, non paghi, hanno tentato ancora di sottrarsi scalciando e dimenandosi. I due carabinieri hanno però avuto la meglio e li hanno rinchiusi in auto.

A questo punto i due criminali, frustrati dalla mancata fuga, hanno sfogato la loro rabbia con pesanti ingiurie contro i carabinieri.

I carabinieri sono quindi ritornati alla macchinetta abbandonata e hanno scoperto che era stata rubata presso un non lontano bar-pizzeria sito lungo via Kennedy, esercizio pubblico attualmente chiuso per le disposizioni vigenti in materia di contenimento del Covid. L'apparecchio, che non risultava scassinato, è stato restituito al titolare del bar.

I due sono stati quindi tratti in arresto per il reato di rapina “impropria” (poiché la violenza è stata perpetrata per garantirsi la fuga) in concorso.

Per accompagnarli alla compagnia di Egna è dovuta intervenire un’altra pattuglia in supporto poiché i due erano particolarmente scalmanati. I due carabinieri sono dovuti anche ricorrere alle cure dei sanitari del pronto soccorso del San Maurizio di Bolzano per le contusioni subite.

Gli arrestati, l’albanese ventunenne P.A., residente a Laives già noto alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio, e il bolzanino P.D., sedicente studente domiciliato a Bronzolo, una volta formalizzato l’arresto e informato il pubblico ministero presso la Procura della Repubblica di Bolzano, sono stati sottoposti agli arresti domiciliari in attesa di udienza di convalida.

Ovviamente sono stati anche sanzionati a norma delle disposizioni anti-Covid poiché fuori casa senza giustificato motivo, non essendo il rubare un lavoro riconosciuto nel nostro Paese.













Scuola & Ricerca

In primo piano

Sanità

Ostetricia e ginecologia del Santa Chiara, la guida a Fabrizio Taddei

Dopo aver guidato il reparto a Rovereto e negli ultimi tre anni a scavalco con l'ospedale di Trento, ora passa esclusivamente al capoluogo, mentre al Santa Maria del Carmine gli subentra Pietro Dal Rì, attuale titolare della struttura semplice chirurgia ginecologica endoscopica