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Egna cancella la fiera di San Nicolò, l’ira degli ambulanti

Albertin (Anva) scrive alla sindaca e alla Provincia: “Non siamo zona rossa, fateci lavorare”



EGNA. Fiera di San Nicolò annullata a Egna, con relativo mercatino. Era prevista il 6 dicembre ma la sindaca Karin Jost – richiamando lo stato di emergenza e le disposizioni delle ordinanze (l’ultima provinciale, è bene ricordarlo, non cancella i mercati ma impone l’obbligo di mascherina per tutti) ha deciso di rinunciare. “Sarebbe stato necessario dislocare 100 posteggi  per le strade del centro storico di Egna chiudendo la zona e rendendo molto difficile il controllo delle disposizioni di contenimento dell’epidemia. Per questo abbiamo deciso di cancellare l’evento con ordinanza. Sarebbe anche stato complicato garantire l’accesso alle abitazioni di tutti i residenti”, ha spiegato la sindaca.

Ma Confesercenti non ci sta: “Piano piano si stanno erodendo le possibilità di lavorare nei comuni più piccoli. Le amministrazioni periferiche troppo spesso preferiscono il colpo di spugna alla difficile gestione di tutte le misure di prevenzione (che peraltro riesce bene ai comuni più grandi o ad altri centri di uguali dimensioni)”, dichiara il presidente di Confesercenti Anva Maurizio Albertin.

Che ha riportato tutto lo scetticismo dei commercianti in una lettera inviata alla stessa sindaca Jost e alla Provincia. “Chiediamo di rivedere questa posizione dato che la nostra provincia non è e non sarà in zona rossa il 6 dicembre. Le aziende hanno necessità di lavorare nel rispetto delle norme e alcune delle problematiche rilevate nell’ordinanza non hanno nulla a che fare con l’epidemia ma si presentano ogni anno. Tra l’altro da lunedì sarà obbligatorio portare una mascherina all’aperto a prescindere rendendo i controlli più facili. Ribadiamo che i nostri associati sono disposti a tutta la collaborazione possibile per non rinunciare a cuor leggero a queste manifestazioni. E per lavorare”.













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