LA STORIA

Da mamma a imprenditrice, ora rifornisce 200 negozi 

La storia di Jessica Cortesia, di Laives. È cominciato tutto con l’hobby delle catenelle porta-ciuccio: «In 5 anni sono arrivata a vendere i miei lavori in tutta Italia. La pandemia? Ho una mia strategia»


Bruno Canali


LAIVES. Come trasformare un hobby in una professione? L’esempio arriva da Jessica Cortesia, giovane mamma di Laives che con fantasia e determinazione è riuscita ad allestire un laboratorio dove realizza le catenelle porta-ciuccio per neonati, che fornisce a negozi di tutta Italia.

«Questa avventura è iniziata con la nascita della mia seconda figlia, cinque anni fa – dice Cortesia – quando un’amica mi ha regalato un porta-ciuccio personalizzato. Quell’oggetto, così semplice ma indispensabile per le madri con bambini molto piccoli, ha attirato subito il mio interesse e così ho iniziato anch’io a costruirne per regalarli alle amiche.

A mano a mano le richieste aumentavano e a quel punto ho contattato un negozio di giocattoli e prodotti per l’infanzia. Il titolare mi ha incoraggiata ad andare avanti e così ho fatto tutti i passaggi necessari: dalle certificazioni di sicurezza del prodotto alla registrazione del marchio “BabyJArt”, fino al sito internet per le vendite online. Sono cinque anni da quando ho iniziato e sono arrivata a fornire circa 200 negozi sparsi in tutta la nostra penisola. È diventato un lavoro a tempo pieno, insomma, che mi sta dando anche soddisfazione».

All’inizio però, come accade per tutti gli esordi, non è stato facile, ma per fortuna la madre di Jessica Cortesia l’ha incoraggiata e sostenuta. «È stata dura – afferma l’imprenditrice – e ci sono stati anche momenti di scoramento, dove pensi di lasciare.

Però dentro di me c’è sempre stata una voce positiva che invece mi diceva di andare avanti, senza farmi abbattere dalle difficoltà, senza guardare indietro e senza rimpianti: “Adesso o mai più”, mi dicevo, anche se all’esordio su internet, come si può immaginare, sei come “un fungo nella foresta”. È andata bene e un po’ alla volta l’attività è decollata».

I problemi per Cortesia e per il suo laboratorio però non erano terminati, perché è arrivata anche la pandemia a frenare l’economia. «Proprio con l’arrivo della pandemia c’è stata un ulteriore svolta: ho deciso di mantenere il rapporto con i negozi più interessanti dal punto di vista delle forniture per concentrarmi maggiormente invece sulle vendite online e attraverso Amazon, e direi che è stata una scelta vincente. Oggi nel laboratorio produco porta-ciucci di tutte le forme e i colori, compresi quelli personalizzati in base a specifiche richieste.

Per me, insomma, quello che all’inizio era un piccolo hobby, nel giro di cinque anni è diventato una vera e propria attività imprenditoriale che mi assorbe a tempo pieno e mi sta dando soddisfazione: ho un laboratorio avviato, con un marchio “BabyJArt” registrato, e sono riuscita a farmi spazio in un settore specifico come quello dei prodotti rivolti ai bambini in tenera età».

 













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