IL PUNTO

Coronavirus, quattro nuove vittime in Trentino: di Trento, Mori, Lona e Castello Molina

I dati forniti oggi, giovedì 19 marzo, dalla task force provinciale. I casi salgono a quota 857. Da domani chiuse le ciclabili. Ipotesi di controlli con telecamere all'uscita dei comuni



TRENTO. Quattro nuove vittime del Coronavirus in Trentino. Si tratta di persone che risiedevano a Castello Molina (classe 44), Lona ('37) Mori ('33) e Trento ('36). L'età media è di 85 anni.

I casi positivi crescono invece a quota 857, con un aumento di 138 unità. Venti i guariti.

E' il secondo incremento più importante dopo quello di martedì 17 marzo, quando si erano registrati 151 casi nuovi.

 

Tra i nuovi malati due ragazzi di 14 e 17 anni: stanno bene e si trovano nella propria abitazione.

I dati sono stati diffusi nel consueto aggiornamento pomeridiano della task force provinciale sul Coronavirus.

L'assessore Stefania Segnana ha parlato di un concorso per Oss che da maggio viene anticipato ad aprile. Ha aggiunto che da oggi è stata data la facoltà alle farmacie di chiudere l'ingresso e consegnare i farmaci dallo sportello.

Nelle case di riposo si confermano le epidemie a Pergine, Ledro e Dro: qui si concentra il maggior numero di casi. Il riepilogo è stato fatto dal dottor Enrico Nava, direttore per l'Integrazione Socio Sanitaria.

 

Il richiamo. "Le passeggiate vanno fatte in prossimità delle abitazioni, lo stesso vale per le bici: anzi, le ciclabili da domani saranno chiuse", ha detto il governatore Maurizio Fugatti.

Fugatti ha anche parlato dell'ipotesi di controlli con telecamere all'uscita dei comuni. Un invito anche a non andare in banca e a fare la spesa una volta in settimana nel negozio più vicino.

Quanto all'accoglienza dei malati da altre province, non ci sono state altre richieste dopo i due venuti ieri da Bergamo. "Ma dobbiamo dare segnali di solidarietà e nei prossimi giorni valuteremo se saranno necessarie ulteriori azioni in questo senso", ha detto Fugatti.

Poi altre comunicazioni importanti. Domani i controlli alle uscite autostradali per chi cercasse di venire in villeggiatura in Trentino.

Confermata la chiusura dei negozi la domenica.

Presentato uno spot che con una sequenza animata spiega il motivo per cui è necessario a restare a casa.

 

Il punto sulla rianimazione. Il direttore dell'Azienda Sanitaria Paolo Bordon ha detto che le persone ricoverate sono salite da 175 a 217, precisando che i posti ricavati sono saliti da oltre 300 ad almeno 430.

L'ospedale di Rovereto ha raggiunto il massimo dell'occupazione dei posti. Anche per questo da domani sarà sospesa l'attività del punto nascite di Cles.

Nelle sale operatorie vengono ricavati spazi supplementari per la terapia intensiva.

Gli operatori sanitari positivi. Tra gli 8500 dipendenti 44 contagiati (lo 0,51%): 5 medici, 36 operatori sanitari e 3 di altra natura. Guariti in 26, 3 in regime di ricovero.

Sono stati trovati 7 appartamenti vicino al Santa Chiara per ospitare i dipendenti al lavoro in questo periodo così difficile.

Le mascherine. "Purtroppo la situazione è complessa: quando è andato in crisi il mercato cinese, siamo andati in crisi anche noi", ha affermato Bordon. "Grazie alla Protezione civile ci sono state garantite consegne nelle prossime 24 ore che dovrebbero risolvere il problema. Oggi siamo in difficoltà e dobbiamo razionare i dispositivi. Finora abbiamo usato il materiale acquistato in gennaio, quando abbiamo fatto un grosso approvvigionamento".

La raccolta di fondi. Di oltre 2 milioni la somma versata dai trentini: con queste risorse vengono acquistati ventilatori e altri macchinari. (l.m.)

 

 

 













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