Consiglio provinciale trentino, nuovo rinvio per l’elezione del vicepresidente
Le dimissioni di Olivi sono dell’agosto 2020. Sara Ferrari (Pd): il presidente deve essere un altro. Savoi (Lega): dalle minoranze solo rancore
TRENTO. Salta nuovamente l'elezione del vicepresidente del Consiglio provinciale di Trento (Alessandro Olivi del Pd si era dimesso nell’agosto del 2020), nuovamente rinviato a causa della mancata presentazione del nominativo da parte delle minoranze, che chiedono di rimettere in discussione la nomina dell'attuale presidente, Walter Kaswalder.
Lo riporta una nota.
"La linea dell'opposizione non è cambiata: abbiamo l'accordo sul vicepresidente, ma la conditio sine qua non per nominarlo è che il presidente sia un altro, e questo rimane il tema fondamentale", ha spiegato la capogruppo del Pd, Sara Ferrari, confermando la posizione dalla Garante delle minoranze Paola Demagri (Patt).
"Prendiamo atto che le minoranze non intendono nominare un vicepresidente, solo per il rancore che provano nei confronti per l'attuale presidente. Una vergogna, un'anomalia delle minoranze di questo Consiglio, che hanno una grave responsabilità", ha commentato Alessandro Savoi, della Lega.