Cinformi, i sindacati bocciano il progetto di destinarlo ai soli trentini
Per Cgil Cisl Uil è una "proposta surreale e discriminatoria: escluderebbe gli immigrati dalle politiche del lavoro".
TRENTO. Cgil, Cisl e Uil del Trentino bocciano l'idea di destinare il Cinformi al sostegno dei soli trentini. «Il Trentino ha bisogno di potenziare i servizi per l'impiego, a vantaggio di tutti», dichiarano i segretari generali Franco Ianeselli (Cgil), Lorenzo Pomini (Cisl) e Walter Alotti (Uil).
«Potenziare i centri per l'impiego aumentandone la dotazione di risorse umane e la professionalità è una priorità che il sindacato sostiene da anni. Quindi ben venga se la nuova giunta provinciale decide di muoversi in questa direzione, a vantaggio di tutti coloro che devono inserirsi sul mercato del lavoro, senza creare inutili duplicazioni e valorizzando, invece, la regia di Agenzia del Lavoro», scrivono i sindacati in una nota unitaria.
«Che si decida di destinare il Cinformi, rovesciandone gli obiettivi, all'inserimento lavorativo dei soli trentini - proseguono i sindacati - è una proposta surreale e discriminatoria. Perché escluderebbe gli immigrati dalle politiche del lavoro. Si dimentica inoltre che gli stranieri non sono solo i richiedenti asilo, ci sono migliaia e migliaia di lavoratori, ci sono molti immigrati di seconda generazione che vivono da anni sul nostro territorio e che sono parte della nostra comunità. Senza mai dimenticare che sono le nostre imprese e le nostre famiglie ad avere bisogno di lavoratori e lavoratrici immigrate».
«In tutti questi anni chi avrebbe raccolto mele e uva senza gli immigrati Chi avrebbe seguito i nostri anziani non autosufficienti o malati soli in casa senza le badanti straniere », chiedono i sindacati.