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Caro affitti, il presidente del Consiglio studenti: “Soffrono le famiglie a medio reddito”. In arrivo la mobilitazione

Di Fazio: “Vanno incentivate soluzioni come il canone concordato, che consentirebbero di mantenere i prezzi accessibili. Il costo della vita in Trentino è elevato”. Udu: “Studiare è un diritto, avere una casa anche”



TRENTO. “Siamo in contatto costante con l'Università e gli enti locali. Sentiamo però che ci sarebbe bisogno di un maggiore confronto tra Provincia e Comune, che spesso agiscono separati sul tema, risultando poco incisivi”. Così commenta all'Ansa Gabriele Di Fazio, presidente del Consiglio degli studenti dell'Università di Trento, sulla questione del caro affitti.

“Crediamo che vadano incentivate soluzioni come il canone concordato, che consentirebbero di mantenere i prezzi accessibili”, aggiunge Di Fazio. Al caro affitti si aggiunge la difficoltà del “costo della vita, che in Trentino è elevato”, precisa.

“A soffrirne sono soprattutto gli studenti delle famiglie a medio reddito, che sono la maggior parte, i quali non possono accedere agli studentati di Opera universitaria, che sono giustamente destinati agli studenti con Isee più basso”, conclude Di Fazio.

E’ così che la mobilitazione nazionale degli studenti arriva anche a Trento. Per questo infatti l'Unione degli universitari (Udu) del capoluogo ha indetto una mobilitazione per venerdì 12 maggio alle 18, davanti al Palazzo della Provincia, in piazza Dante.
“Inizieremo con un flash mob a cui potete partecipare tutte e tutti e raccontare la vostra storia e continueremo a stare lì, in tenda. Quello del caro affitti è un problema sempre più reale; mai come quest'anno nella nostra città è stato sentito fortemente e ha causato diverse ricadute non indifferenti su tutte e tutti. Studiare è un diritto, avere una casa anche”, scrive Udu sui social.













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