Politica

Calderoli: “In un anno di governo esaminate 602 leggi regionali, le impugnative solo 23”

Il ministro alle autonomie e agli affari regionali a Trento, sulla proposta di legge costituzionale per adeguare gli Statuti delle province e delle regioni autonome alla riforma del titolo 5/o della Costituzione e del disegno di legge sull'autonomia differenziata non si è sbilanciato. "E'solo una proposta" ha detto



TRENTO. "Credo che dopo un anno di lavoro al governo, dopo aver esaminato 602 leggi regionali, le impugnative sono state 23, quindi il 3,7%, con un crollo rispetto al 9% della media degli ultimi 20 anni. Credo che sia stato un notevole risultato questo principio di reale collaborazione tra lo Stato centrale e le Province e le regioni a statuto speciale". Lo ha detto il ministro alle autonomie e agli affari regionali Roberto Calderoli, in conferenza stampa all'Hotel Accademia di Trento.

In dieci mesi, ha aggiunto Calderoli, "abbiamo approvato sei provvedimenti di recepimento, di cui uno del Friuli, tre riguardanti la Commissione dei dodici del Trentino e Bolzano, e due specificatamente di Bolzano. Per la prima volta si è tornati a dare un senso alle Commissioni paritetiche e a quello che possono produrre nei fatti".

Per quanto riguarda la proposta di legge costituzionale redatta per adeguare gli Statuti delle province e delle regioni autonome alla riforma del titolo 5/o della Costituzione, Calderoli ha dichiarato che per ora è una proposta politica. "Valuteremo se possa diventare o meno una proposta di iniziativa governativa” ha detto il ministro alle autonomie e agli affari regionali. Tra le strade percorribili per far diventare legge la proposta, ha detto Calderoli, c'è quella di "un'iniziativa di singoli parlamentari". "Però credo - ha aggiunto il ministro - che la consegna nelle mani della presidente del Consiglio avesse fatto prediligere da parte dei consegnatari la strada governativa". Calderoli ha poi ricordato che "i tempi per l'approvazione di una legge costituzionale possono essere di uno, due anni".

Per quanto riguarda invece il disegno di legge sull'autonomia differenziata, Calderoli non si è sbilanciato troppo: "È pensabile per il mese di ottobre concludere l'esame della Commissione e nel mese successivo andare in aula – ha dichiarato - Tempi definiti e definitivi non se ne possono dare, perché questi dipendono dal Parlamento".

"Ora - ha detto il ministro - siamo arrivati alla conclusione dell'esame dell'articolo 6. Gli articoli sono 10, però su 572 emendamenti ne mancano 84. La stragrande maggioranza è stata votata". Calderoli ha ricordato che l'obiettivo del disegno di legge è quello di "avvicinare le regioni a statuto ordinario alle regioni a statuto speciale" e ha ribadito che "questo non vuol dire allineare verso il basso, vuol dire allineare verso l'alto".













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