IL CASO

Bolzano, colpi a raffica della ladra di orologi

Dietro l'aspetto di una signora distinta e piacente si nasconde una ladra abilissima. Chiede un posto di lavoro o informazioni e con grande velocità sfila gli orologi



BOLZANO. Sono già diverse le denunce di persone derubate in città, negli ultimi giorni. Lei sembra una distinta e piacente signora bisognosa di aiuto, invece è una ladra abilissima a cui basta una semplice stretta di mano per rubarvi l’orologio.

A lanciare l’allarme sono i carabinieri di Bolzano. Semplici, ma efficaci le modalità di azione della donna: bella, elegante, di carnagione chiara, dell’età di circa 35-40 anni e con accento dell’est Europa, la malvivente ha avvicinato persone distinte (di solito questo tipo di delinquenti è molto abile nell’identificare subito gli obbiettivi migliori), chiedendo loro aiuto per avere un posto di lavoro oppure fingendo di chiedere informazioni o simulando un momentaneo malore. 

Tanto le basta per sganciare, fulminea, l’orologio (del valore di diverse migliaia di euro) che le vittime portano al polso. Negli ultimi giorni, sono stati ben sei i casi di furto portati a termine con questo sistema.

Sembra una storia tratta da un film di Totò, ma il pericolo è reale e aumenta in questi giorni, con la città presa d’assalto per il mercatino e le iniziative natalizie. Oltre ai ladri, è opportuno stare attenti a ai finti impiegati pubblici, ai sedicenti operatori di servizi di assistenza, venditori di strumenti apparentemente utili (rilevatori di gas, luci di emergenza, etc) e, purtroppo, in qualche caso, in delinquenti che si spacciano per rappresentati delle forze dell’ordine.













Scuola & Ricerca

In primo piano

Economia

Industria trentina: prosegue il calo delle assunzioni, allarme dei sindacati

I dati di ottobre dell'Agenzia del lavoro segnano un -13,8%, nei primi dieci mesi dell’anno i nuovi contratti nel manufatturiero sono scesi dell’8,9% rispetto allo stesso periodo del 2023. La perdita è compensata da posti meno qualificanti nel commercio e nell'agrcoltura. Cgil Cisl Uil chiedono alla Provincia misure più mirati e efficaci per aiutare il settore in sofferenza