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Bike sharing, crescono gli utenti ma anche i vandalismi: danni per oltre 150.000 euro, 150 bici in riparazione

Il presidente della Provincia Maurizio Fugatti: «Servizio apprezzato, ma ci sono troppi episodi di vandalismo. Segnalate alle forze dell'ordine gli eventuali nuovi episodi»



TRENTO. Che in Trentino molte persone amino le due ruote non è una novità. Solo due giorni fa, a Trento c’è stato l’annuncio dell’installazione di sette nuove “ciclobox” per custodire le proprie biciclette in sicurezza.

A ciò si affianca e.motion, il servizio di bike sharing che permette a qualsiasi cittadino di usufruire delle bici elettriche con un semplice abbonamento. I numeri sono buoni: 90 ciclo stazioni, 1000 stalli, una flotta di 500 e-bike. Purtroppo non va altrettanto bene a queste ultime, troppo spesso oggetto di vandalismi, soprattutto nella stagione estiva, con pesanti ripercussioni sulla qualità del servizio.

150 bici in riparazione per 50.000 euro di danni. Sono queste le cifre che hanno spinto il presidente della provincia Maurizio Fugatti a rivolgere a tutta la popolazione un appello a segnalare gli atti di vandalismo.

«La Provincia autonoma di Trento - sottolinea Fugatti - crede fortemente in questo progetto, con un investimento costante di fondi pubblici, proprio alla luce del contributo che il servizio di bike sharing offre alla mobilità sostenibile e alternativa in particolare in città come Trento e Rovereto. In questi mesi si è scatenata una vera e propria gara al danneggiamento sistematico e ingiustificato delle biciclette presenti nelle varie ciclo stazioni. L'appello che rivolgo agli utenti è quello di avere pazienza, dal momento che il numero di biciclette a disposizione è sensibilmente calato, mentre a tutti i cittadini chiedo di mobilitare la propria coscienza civile per condannare e contrastare per quanto possibile atti di vandalismo, segnalando alle forze di polizia eventuali episodi di danneggiamento».

Tra la fine del 2021 e l'inizio del 2022 le biciclette di e.motion sono state sempre più utilizzate, con crescita costante che ha portato a oltre 2000 il numero degli abbonati al servizio.

Anche le distanze percorse su due ruote sono sensibilmente cresciute, facendo registrare a fine 2021 oltre 1.300.000 chilometri, a partire dal 2014 (anno di attivazione del servizio).

Negli ultimi mesi però il servizio è stato messo a dura prova dal moltiplicarsi degli atti di vandalismo. Nelle riprese delle telecamere di sorveglianza si vedono numerosi ragazzi, spesso minorenni, intenti a danneggiare con calci e strattoni le biciclette agganciate. Il danno stimato, con 150 biciclette in attesa di riparazione e un certo numero di mezzi rubati, è superiore ai 50.000 euro.

«Si tratta di soldi pubblici e quindi di tutti - conclude il presidente Fugatti - che saranno impiegati per le riparazioni, dovendo inoltre fare i conti con le difficoltà di approvvigionamento dei materiali e delle diverse componenti».













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