Bacio in acqua a Cagliari, infermiere bolzanino vittima di aggressione omofoba
Frasi offensive e minacce per un 26enne e il suo compagno (foto tema Ansa)
CAGLIARI. Aggrediti verbalmente per un bacio mentre facevano il bagno, insultati con frasi omofobe e minacciati. È accaduto nella spiaggia del Poetto a Cagliari, vittima un infermiere di Bolzano di 26 anni, compiuti oggi, e il suo compagno di 35. Domani mattina 25 agosto, supportati dall'associazione Arc Cagliari, andranno in Questura per formalizzare la denuncia per l'aggressione e le ingiurie subite.
«Eravamo al Poetto e per rinfrescarci abbiamo deciso di fare un bagno - racconta all'ANSA il bolazanino Shahzeb Altaf - mentre eravamo in mare ci siamo baciati. Un bacio 'a stampò nulla di più, ma appena siamo usciti dall'acqua ci hanno riempito di insulti». Non troppo distante c'era una famiglia. «Un uomo e una donna di circa 50 anni e i due figli di circa 20, più uno più piccolo - ricostruisce il giovane - il ventenne ha iniziato a urlarci frasi omofobe, ripetendoci 'Fatele da un'altra parte queste cosè. Io ho chiesto a cosa si riferisse e a quel punto è intervenuta la donna che è arrivata a invocare il Duce: 'dovrebbe tornare Mussolini e farvi sparire dalla faccia della terrà. A quel punto ho risposto anche io, dicendole che era una persona ignorante».
È bastata la reazione dell'infermiere ad innescare quella del ventenne. «Ci eravamo già stesi sulla sabbia - racconta ancora Shahzeb Altaf - quando si è avvicinato con in mano il bastone dell'ombrellone, stava per colpirmi quando lo ha fermato una ragazza. Poi sono intervenuti tutti gli altri bagnanti e i ragazzi del chiosco che si trova poco distante». Nel parapiglia anche il bambino che era vicino al ventenne si sarebbe sentito male, forse per l'agitazione e le urla. «Ho chiesto loro di farmelo visitare, che potevo aiutarli - dice l'infermiere - ma la donna mi ha risposto: 'persone come te non toccheranno mai mio figliò. A quel punto mi sono fatto da parte».
Sul posto sono poi intervenuti gli agenti della Squadra volante, che hanno raccolto le varie testimonianze. «Anche davanti a loro, gli insulti sono continuati - ricorda il giovane di Bolzano - domani andremo a formalizzare la denuncia». Nonostante la disavventura, la coppia proseguirà le vacanze in Sardegna. «Per me era la prima volta a Cagliari e nell'Isola, mentre il mio compagno è già venuto altre volte. Si sta benissimo - conferma Shahzeb Altaf - la gente è ospitale ed è un'isola bellissima, tutti ci hanno dimostrato grande solidarietà».