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Asat chiede un percorso scolastico di 4 anni: "Necessario attrarre i giovani"

Tra le priorità dell’assessore all’istruzione Francesca Gerosa c’è la riforma della formazione professionale. «È importante darle valore perché tra quindici o vent’anni rischiamo di non avere ricambio generazionale».



TRENTO. Una "maturità" al quarto anno con iscrizione obbligatoria già dall’inizio del percorso scolastico. In modo che i percorsi di studio professionali, tra cui quello alberghiero, vengano valorizzati e terminino di essere considerati di "serie B", con l’obiettivo, inoltre, di portare gli studenti che si iscrivono alle scuole professionali di raggiungere il traguardo di ottenere un diploma quadriennale. 
È quanto emerso nell’incontro che ieri pomeriggio, venerdì 22 marzo, si è tenuto a Palazzo Stella tra la vicepresidente della Provincia, nonché assessore provinciale all’istruzione, Francesca Gerosa e la Giunta esecutiva dell’Asat.

"Questa proposta di riforma della formazione professionale - ha affermato il presidente dell’Asat Giovanni Battaiola – dovrebbe avere, tra gli effetti sperati, quello di formare lavoratori qualificati sul nostro territorio ed “attrarli” in modo consapevole verso il nostro settore. Il che permetterebbe di garantire benessere e vivacità del turismo trentino". Battaiola, all’inizio dell’incontro ha ricordato che l’Asat propone convintamente di istituire una sorta di “maturità” al quarto anno. "In maniera - ha precisato Battaiola - che il percorso di studio divenga una precisa scelta degli studenti, e non un ripiego. Come aziende del turismo vorremmo certificarci in merito ai tirocini, così da avere la possibilità di attrarre i giovani puntando su di loro". 
Gerosa ha esordito dicendo che, tra le sue priorità, c’è la riforma della formazione professionale. "È importante darle valore - ha affermato - perché tra quindici o vent’anni rischiamo di non avere ricambio generazionale a livello imprenditoriale per i vertici delle nostre aziende o di non trovare sul territorio personale qualificato da impiegare nelle imprese, dovendolo cercare in toto fuori provincia. Vorrei portare il percorso a quattro anni per l’anno scolastico 2025/2026". Tra gli impegni dell’assessore all’istruzione anche quello di riformare il Capes (Corso annuale per l'Esame di Stato di Istruzione Professionale), ovvero il percorso formativo che consente agli studenti che hanno conseguito il diploma professionale di tecnico, al termine del quarto anno dei percorsi della formazione professionale, di sostenere l’Esame di Stato di istruzione professionale. "Attualmente - ha detto - accade che, anche chi supera l’esame, non venga ammesso all’ultimo anno per questione di “spazi”. Questo non è ammissibile: dobbiamo convincere i ragazzi a proseguire gli studi e non escluderli». Gerosa si è poi soffermata sull’«alternanza scuola lavoro». "Anche in tal senso - ha spiegato - urgono delle modifiche. Credo sia fondamentale che i ragazzi vivano quest’opportunità, ma deve essere un’esperienza di qualità. Per questo motivo stiamo cercando di elaborare una nuova “forma” di alternanza scuola lavoro, centralizzandola, dove la Provincia gestisca direttamente le convenzioni e le opportunità vengano messe direttamente in rete a disposizione delle famiglie. In questo modo i ragazzi saranno facilitati nel trovare un’azienda che dia loro l’opportunità di fare alternanza scuola lavoro. Inoltre, credo che le ore vadano ridotte per privilegiare la qualità alla quantità". 
Il vicepresidente dell’Asat Alberto Bertolini ha sollevato il tema dell’«orientamento scolastico» al termine della terza media. «I ragazzi, e le loro famiglie, che escono dalle scuole medie trovano un percorso confuso e non se la sentono di scegliere il settore alberghiero come potenziale futuro. In tal senso mi va di ricordare che le nostre aziende hanno necessità anche di figure manageriali, e non solo di cuochi, personale di sala o receptionist». L’assessore ha concordato sul fatto che "i percorsi d’orientamento devono essere più chiari". "Da quest’anno - ha aggiunto - vorremmo strutturare Trentino Orienta dando una veste più accattivante alla proposta della formazione professionale". 
Infine, il direttore dell’Asat Davide Cardella si è soffermato sulla questione delle Its Academy. Va detto che, sebbene l’Alta Formazione esista in Trentino da 15 anni, con una legge nazionale del 2022 è stato istituito un Sistema terziario di istruzione tecnologica superiore, di cui sono parte integrante gli Istituti tecnici superiori (Its), che assumono la denominazione di Istituti tecnologici superiori (Its Academy). Questo significa che l’esame a conclusione dell’Alta Formazione sarà riconosciuto a livello nazionale solo tramite l’istituzione anche in Trentino di una Its Academy. "La Provincia - ha ricordato Cardella - prevede la sostituzione dell’attuale Alta Formazione con la nuova realtà dell’Its Academy, ovvero una o più fondazioni pubblico/private che si occupino della formazione. Come Asat sosteniamo la necessaria creazione di un’unica fondazione cui partecipino tutte le associazioni di categoria, in modo che poi si possano nel tempo inserire le diverse aziende interessate. Ma al momento questo processo è in stallo". Gerosa si è detta favorevole alla "creazione di un’unica fondazione in cui tutte le associazioni di categoria partecipino in maniera paritetica". C.L.













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