«Linfano, dire no al cemento»
Presa di posizione degli Amici della Terra. Oggi il voto in consiglio
ALTO GARDA. Gli “Amici della Terra dell’Alto Garda e Ledro” sottoscrivono l’appello degli ambientalisti rivolto ai consiglieri del civico consesso di Arco in merito all’imminente discussione sulla seconda e definitiva adozione per il piano attuativo del Linfano, prevista per questa sera. «Avevamo visto con speranza - scrive il presidente Paolo Barbagli - l’approvazione, in fase di prima adozione di un ordine del giorno che prevedeva un “parco alberato”. Nella seconda adozione - continua Barbagli - di tale Parco non vi è traccia, rimanendo invece sostanzialmente immodificato il precedente impianto urbanistico, peraltro vago e confuso e che prevede, in quell’area, di tutto e di più, da un parcheggio a un Centro nautico-sportivo-ricreativo (di superficie di 4000 mq per un’altezza di 7 m) a un Centro Commerciale (con trasferimento del Lidl a nord della carreggiata) a “attività ricettive a campeggio” (sempre a nord della carreggiata). In tutto questo - ci ha tenuto a precisare il presidente degli Amici della Terra - è stata aggiunta una frase per cercare di adeguarsi all’Odg che prevedeva il parco: “dovrà svilupparsi unitariamente come un unico contesto caratterizzato dal verde”. Anche un cieco vedrebbe che le due cose sono inconciliabili». Fermamente contrari anche gli Amici della Terra. «In urbanistica - conclude Barbagli - bisogna saper scegliere: in questo caso o il Parco o il cemento, che non è “virtuale” come da qualcuno descritto. Tutte le previsioni urbanistiche sono “virtuali” fino a quando qualcuno non decide di concretizzarle. E se l’attuale amministrazione non ha, come pare al momento, alcuna intenzione di concretizzarle, altre amministrazioni potranno invece farlo, scaricandone giustamente le responsabilità politiche sull’amministrazione attuale, con buona pace dell’ambiente e dei nostri figli e nipoti». (l.o.)