«La mobilità per sostituire il segretario Mora è legittima»

ARCO. La decisione del Comune di Arco di individuare attraverso mobilità e non concorso il segretario comunale che succederà a Rolando Mora, ormai prossimo al pensionamento, è legittima. Lo ha...


Gianluca Ricci


ARCO. La decisione del Comune di Arco di individuare attraverso mobilità e non concorso il segretario comunale che succederà a Rolando Mora, ormai prossimo al pensionamento, è legittima. Lo ha certificato l’assessore agli enti locali della Provincia, Mattia Gottardi, rispondendo ad una interrogazione presentata a fine ottobre dal consigliere del Movimento Cinque Stelle Alex Marini. Secondo quest’ultimo, infatti, l’assegnazione di un incarico così importante nel quarto comune del Trentino sarebbe dovuta avvenire attraverso concorso, opzione prevista dall’ordinamento e decisamente preferibile alla procedura di mobilità: il concorso, secondo Marini, avrebbe potuto assicurare «maggior trasparenza, pubblicità ed imparzialità nel valutare e selezionare una carica che rappresenta il funzionario più elevato in grado del comune. Con la procedura di mobilità infatti solo i segretari generali in ruolo in una seconda classe del Trentino possono partecipare alla selezione ed è quindi precluso l’accesso a qualsiasi altro aspirante, anche di altra classe segretarile».

A conti fatti, poco più di una decina rimarrebbero i candidati ad aspirare al posto. Inoltre il consigliere provinciale era rimasto perplesso perché la delibera era stata approvata solo tre giorni prima delle elezioni, una tempistica da lui definita “sbrigativa”. L’assessore Gottardi ha fatto presente che, secondo l’attuale ordinamento, sia la procedura concorsuale che quella di mobilità sono entrambe legittime: il fatto che sia stata solo di recente ripristinata la possibilità di indire un concorso non è interpretabile come un’opzione di preferenza fra le due modalità.

E a proposito di segretari comunali, c’è da registrare anche il recente rinnovo del contratto a tempo determinato al vice di Rolando Mora, Stefano Lavarini, che sarebbe scaduto oggi: la giunta infatti, preso atto che Lavarini «ha dimostrato capacità professionale, capacità relazionali e nella gestione dei rapporti con gli organi istituzionali, nell’ambito di lavoro e con i cittadini» e che c’è comunque da gestire la delicata fase di transizione tra il pensionamento di Mora e la nuova copertura del posto, ha deciso di prolungare il rapporto di collaborazione fino alla fine del 2023.













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