La Grotta, sbriciolato il pericolo
L’operazione ad Arco. Ieri mattina una carica esplosiva ha mandato in frantumi lo sperone di roccia che la Provincia aveva indicato come potenzialmente pericoloso. Residenti e operatori economici tirano un sospiro di sollievo. Ma servirà un programma di manutenzione della parete
Arco. Pericolo scampato per i residenti e gli operatori economici della Grotta: ieri mattina una carica di esplosivo ha fatto brillare quel pilastro di roccia che una recente indagine geologica aveva indicato come pericolante, e dunque potenzialmente assai pericoloso. Una prima sirena continua ha avvisato gli abitanti dell’imminenza dello scoppio, finché, annunciata da tre squilli ravvicinati, la detonazione non ha fatto finire in mille pezzi oltre quaranta metri cubi di roccia, che si sono sbriciolati nel bosco sottostante. L’urgenza è dunque finita.
Le operazioni hanno preso il via di primo mattino, quando è giunto l’esplosivo necessario all’operazione: il tecnico addetto è salito in zona e ha piazzato gli innesti dopo che il pilastro era stato imbragato nei giorni scorsi in una rete d’acciaio, in modo da impedire che i detriti partissero in orizzontale e da imporre loro una discesa controllata. Una volta verificato che fosse tutto in ordine, il tecnico ha azionato il detonatore, facendo esplodere il pilastro che tanto allarme aveva destato senza far cadere nulla nei pressi degli edifici sottostanti né in strada, che comunque era stata precauzionalmente chiusa al traffico.
Dopo una ricognizione, che ha evidenziato la correttezza dell’intervento, gli operai sono saliti in loco e hanno ripulito quel tratto di parete da tutto il materiale che rimaneva poco stabile, in modo da mettere in totale sicurezza l’intero tratto di montagna.
Se l’urgenza è rientrata, rimane ora da elaborare un serio programma di manutenzione a cui sottoporre la parete, visto che il Brione è composto di roccia friabile e dunque soggetta a distacchi. Il vantaggio è che in quello specifico punto le pareti non sono particolarmente scoscese e qualsiasi caduta di materiale può essere attutita dal versante boscoso sottostante, che da solo costituisce una buona garanzia per l’incolumità delle persone che si trovano in quell’area. Ciò non deve però impedire di programmare interventi che nei prossimi anni possano aumentare il grado di sicurezza: a farlo però sarà sicuramente la prossima amministrazione.