Eremo, la Provincia resiste al Tar 

Per ora nessun “congelamento” del ricorso sull’assegnazione dei posti letto



ARCO. La Provincia si è affidata all’Avvocatura dell’ente pubblico per resistere al ricorso al Tar promosso dalla Casa di Cura Eremo contro la stessa Provincia, Villa Regina Solastri, San Pancrazio e Kos Care. Insomma, nessun “congelamento” del ricorso come si era ipotizzato all’indomani della delibera della giunta Fugatti con cui venivano assegnati due posti in più ad Eremo per la neuroriabilitazione. Un gesto che era stato accolto positivamente dai vertici di Eremo.

In verità il ricorso al Tar riguarda la delibera dello scorso luglio (quindi giunta Rossi e assessore Zeni) che ha assegnato i posti letto alle varie case di cura private per la riabilitazione neuromotoria e la riabilitazione intensiva del linfedema. Una delibera che secondo Eremo tradiva gli impegni che l’Azienda sanitaria e lo stesso assessorato si erano presi e che avevano portato la casa di cura a fare investimenti importanti. Su questo tema c’è stato anche un consiglio comunale ad hoc, al quale ha partecipato anche il presidente della Provincia Maurizio Fugatti: proprio in quell’occasione il governatore aveva detto che ci sarebbe stata una verifica sulla delibera. Sino ad oggi, però, non ci sono state novità in merito. Tra l’altro non è stato ancora nominato il nuovo dirigente del Dipartimento salute dopo lo spostamento all’Agenzia appalti e contratti di Silvio Fedrigotti. Manca, dunque, in questa fase, anche uno degli interlocutori principali.

«Da parte nostra c’è sempre la disponibilità a ritirare il ricorso se ci saranno le condizioni - ha detto l’amministratore delegato di Eremo, Sergio Fontana - c’è ancora tempo: la prima udienza al Tar si terrà a metà marzo».

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