Discarica del Vermione: autorizzazione revocata
Tenno. Nuovo capitolo nella saga della discarica di inerti del Vermione, già sottoposta a sequestro giudiziario per concentrazioni non conformi di piombo, floruri, solfati disciolti e altri rifiuti...
Tenno. Nuovo capitolo nella saga della discarica di inerti del Vermione, già sottoposta a sequestro giudiziario per concentrazioni non conformi di piombo, floruri, solfati disciolti e altri rifiuti pericolosi e il conseguente avvio di indagine a carico della “Gedi srl” di Desenzano del Garda (nella persona della sua amministratrice unica, Anna Maria Bellini). Ieri, il sindaco Giuliano Marocchi ha scritto una nuova pagina, con la revoca dell’autorizzazione all’esercizio di discarica per rifiuti emessa il 14 dicembre 2011 per la stessa ditta. La quale, adesso, avrà tempo sessanta giorni per impugnare tale decisione davanti al Tar di Trento.
Come si è arrivati a questa decisione? Nella revoca, il sindaco Marocchi spiega tutti i passi che hanno portato alla scrittura del documento. Un concatenarsi di inadempienze, che prendono corpo nel 2017, al decreto di sequestro preventivo dell’area disposto dal gip del tribunale di Rovereto. Il quale chiedeva di intraprendere tutti gli interventi per la messa in sicurezza, bonifica e ripristino ambientale per evitare la propagazione degli inquinamenti e il conseguente peggioramento della situazione ambientale. Mai avvenuto. Nonostante le varie promesse, non succede alcunché. Si arriva all’8 gennaio scorso. Incontro in Comune a Tenno fra il sindaco e i rappresentanti della ditta. La richiesta è sempre la stessa: «Bonifica integrale della discarica. Nessuna diversa soluzione potrà essere accettata dall’amministrazione» (lettera protocollata il 15 gennaio). Passano le settimane. «Visto il persistente inadempimento», ieri il sindaco ha firmato la revoca. Ma si attende il prossimo capitolo.