Collegamento San Giovanni - Cretaccio: cade l'ultimo diaframma
Fugatti: “Sappiamo le difficoltà di quest’opera ma anche quanto è attesa dai territori” (foto Pat / Fabio Galas)
ARCO. Erano le ore 16.15 quando è caduto l'ultimo diaframma di roccia che separa i due imbocchi della galleria di servizio del collegamento San Giovanni - Cretaccio. Un momento solenne, per l'Alto Garda e Ledro e non solo, sancito dalla presenza del presidente della Provincia Maurizio Fugatti, accompagnato dal dirigente generale del Dipartimento Protezione civile, foreste e fauna Raffaele De Col e dal sostituto dirigente del Servizio opere stradali e ferroviarie Carlo Benigni. Un’occasione anche per ringraziare tutti quanti hanno lavorato, e stanno lavorando, a quest’opera strategica.
“Sappiamo le difficoltà di quest’opera, ma sappiamo anche quanto essa è importante per questo territorio e quanto è attesa – sono state le parole del presidente Fugatti -. Siamo qui proprio per dimostrare la vicinanza dell’amministrazione provinciale e l’intenzione di continuare ad investire sulla zona. Ora l’obiettivo è quello di rispettare i tempi e arrivare, il prossimo anno, ad un’analoga cerimonia per la galleria principale”, ha concluso il presidente.
Sul posto oggi anche il titolare dell’impresa Enzo Rillo e il direttore tecnico del cantiere Antonello Mignogna, insieme agli amministratori locali, ovvero il presidente della Comunità e sindaco di Dro Claudio Mimiola, i sindaci di Nago Torbole Gianni Morandi, di Riva del Garda Cristina Santi, di Tenno Giuliano Marocchi, di Ledro Renato Girardi, di Drena Giovanna Chiarani e il vicesindaco di Arco Roberto Zampiccoli, con numerosi altri assessori della zona.
Il collegamento stradale passo San Giovanni-Cretaccio, avviato nel 2018, modificherà notevolmente la viabilità dell'Alto Garda e comprende anche il collegamento con la statale 240 e con la variante Arco-Riva del Garda, sulla statale 45 bis.
Il costo complessivo dell’opera è di poco superiore ai 113 milioni di euro di cui 83.551.018 per lavori distribuiti sui tre appalti sequenziali comprensivi di oneri per la sicurezza, e 30.347.131 per somme a disposizione.
Oggi è stato completato lo scavo del cunicolo di sicurezza per lo sviluppo di 2.708 metri. Ciò, spiega la Provincia, ha comportato la movimentazione di circa 151 mila metri cubi di materiale per 30 mesi di lavoro. Il rivestimento definitivo è stato realizzato fino alla progressiva 0+447 dall’imbocco San Giovanni: ad oggi sono stati gettati 3352 metri cubi di calcestruzzo e posati 161.700 kg di ferro d’armatura, 120.900 kg di centine e 8350 mc di calcestruzzo proiettato.
La galleria principale vede un avanzamento dello scavo di 757 metri dall’imbocco lato San Giovanni e di 573 metri dall’imbocco lato Maza, per un totale di 1.330 metri su un totale di 2.699 metri: ciò ha comportato la movimentazione di circa 385.000 mc di materiale di risulta. Il rivestimento definitivo è stato realizzato per 590 metri nell’imbocco lato San Giovanni; ad oggi sono stati gettati 17.523 metri cubi di calcestruzzo, posati 980.114 kg di ferro d’armatura, 129.864 kg di centine e circa 12.000 metri cubi di calcestruzzo proiettato.
Appare risolto il problema delle venute d'acqua nella galleria principale; si prevede che gli scavi terminino entro fine settembre 2023 e i getti dei rivestimenti definitivi entro il primo quadrimestre del 2024.
"L'intervento - si legge in una nota della Provincia - è diviso in unità funzionali.
L'Unità Funzionale 2 (S-815) riguarda l'intervento di realizzazione del tunnel a nord dell’abitato di Nago, l'intersezione al passo San Giovanni e la bretellina di collegamento alla statale 240 dir in località Maza.
Tre le parti principali che costituiscono l'opera. La WP A: intersezione sulla S.S. 240 in Loc. S. Giovanni, nel Comune di Nago-Torbole: è costituita da una rotatoria posizionata sul lato destro della S.S. 240 ed include l’adeguamento della viabilità comunale esistente di accesso alla zona industriale Mala, per uno sviluppo di 745,00 ml. La WP B: galleria con piattaforma stradale a tre corsie, comprensiva di cunicolo di sicurezza: il tunnel ha uno sviluppo complessivo di 2791 ml, di cui 2713 ml scavati in naturale e 78 ml costituiti da brevi tratti iniziali di galleria artificiale; la pendenza massima è pari al 5%, la galleria naturale e quella artificiale hanno piattaforma costituita da due corsie di marcia da 3,75 ml nelle due direzioni, da una corsia aggiuntiva da 3,50 ml in salita per veicoli lenti e banchine da 1,50 ml, la piattaforma pavimentata complessiva ha quindi una larghezza di 14 ml.
Le piazzole di sosta sono ad una distanza pari a 600 ml per ogni senso di marcia. La via di fuga è costituita da un cunicolo di sicurezza, distinto rispetto al tunnel stradale, collegato alla galleria stradale tramite cunicoli di by-pass pedonale in corrispondenza di ogni piazzola di sosta; ogni 300 ml si trova quindi un’uscita di emergenza.
E la WP C: intersezione in località “Maza” a mezzo rotatoria, che si collega alla viabilità esistente tramite una bretellina, una galleria di svincolo ed una rotatoria di connessione, prevista sulla S.S. 240 dir: la galleria termina sul lato di Arco con una rotatoria, posizionata a circa 119 m s.l.m., nell’area della discarica della Maza. Questa rotatoria è collegata alla soprastante rotatoria, prevista sulla S.S. 240 dir (a quota 147 m s.l.m.), da una bretella stradale che si sviluppa per 620 ml: nel tratto terminale le due corsie della bretella stradale si diramano e si raccordano in maniera indipendente con la S.S. 240 dir, la corsia in uscita entra nella galleria di raccordo, attraversando la strada esistente in sotterraneo, e si immette in rotatoria sul lato di monte, mentre la corsia di senso opposto diparte dalla corsia a salire della S.S. 240".