Arco, allo studio uno sportello psicologico
Arco. Ancora molta carne al fuoco per il Coc, il centro operativo comunale che si sta preoccupando di gestire tutti gli interventi legati al controllo dell’epidemia da Covid-19. Il mercato del...
Arco. Ancora molta carne al fuoco per il Coc, il centro operativo comunale che si sta preoccupando di gestire tutti gli interventi legati al controllo dell’epidemia da Covid-19. Il mercato del mercoledì, che riprenderà la prossima settimana dopo lo stop imposto dalle disposizioni governative, ha occupato gran parte del tempo della riunione di ieri mattina: lunedì il sindaco Alessandro Betta firmerà una specifica ordinanza che servirà ad apportare alcune modifiche sostanziali all’organizzazione generale in modo da ridurre al massimo il rischio di contagio, purché, ovviamente, i cittadini si comportino coscienziosamente. Prima dell’avvio del mercato si svolgerà una riunione a cui parteciperanno gli agenti della polizia locale e alcuni volontari Nuvola per concordare gli interventi durante i controlli.
Altra questione delicata quella relativa alle mascherine: dopo che il direttore del distretto sanitario Pier Luigi Gardini ha di fatto allertato tutte le amministrazioni a prepararsi per una nuova battaglia da affrontare con l’arrivo dell’autunno, si è deciso di non procedere alla distribuzione delle mascherine presenti in magazzino, più di 30mila, considerato anche che oggi è possibile procurarsene senza particolari problemi; si provvederà invece a distribuire agli enti sanitari le mascherine Ffpp2 acquistate da Amsa.
Successivamente si è presa in considerazione l’ipotesi di creare una sorta di sportello psicologico a disposizione dei cittadini e gestito da esperti volontari per fornire risposte certe a tutti i dubbi e a tutte le domande che in questi mesi si sono accumulati nella testa di molti.
Infine test sierologici e tamponi, su cui il sindaco di Arco continua a battere: il consigliere incaricato, Roberto Zampiccoli, ha elaborato al riguardo alcune linee guida da sottoporre lunedì alla conferenza dei sindaci: se approvate, l’intero alto Garda potrà sollecitare la Provincia ad adottare soluzioni in grado di garantire una maggiore sicurezza e una maggiore tranquillità alla vigilia di una stagione estiva piena di incognite. G.R.