l’evento

Anche in Trentino si celebra la “giornata mondiale dell’acqua”

In programma l’incontro (webinar) con Riccardo Petrella, massima autorità internazionale sul tema dell’acqua pubblica come diritto di tutti


Carlo Bridi


TRENTO.  Si celebra oggi, lunedì 22 marzo, la giornata mondiale dell’acqua. Un’occasione per riflettere su questo bene prezioso, spesso sottovalutato perché si è stati abituati ad aprire il rubinetto e veder scorrere questo liquido prezioso per la nostra stessa esistenza. Lo spreco dell’acqua potabile da noi viene sempre più spesso denunciato ma questi appelli hanno scarsi risultati perchè almeno fino ad oggi, salvo rari momenti,  e in poche zone, non abbiamo mai dovuto fare i conti con la mancanza d’acqua sia essa per l’alimentazione umana che per l’agricoltura e l’industria.

Gli sprechi dell’acqua

Mentre i nostri sprechi ci portano a consumare fino a 1000 litri d’acqua giorno/persona, ancora oggi una persona su tre nel mondo, secondo l’OMS, non ha accesso a fonti di acqua potabile, con il risultato che -sempre secondo questo organismo dell’ONU - ben l’80% delle malattie, spesso mortali, contratte nei Paesi impoveriti, hanno come causa scatenante la mancanza di acqua potabile. Ma quello che è ancora più scandaloso è il fatto che 1000 bambini sotto i 5 anni, muoiono ogni giorno nella più totale indifferenza dell’opinione pubblica avendo come causa principale di morte: diarre, colera, tifo, epatite ecc. come conseguenza della cattiva qualità dell’acqua consumata. E basterebbe poco per cambiare la situazione, la nostra ultra trentennale esperienza in Africa, ci dice che con poche migliaia di euro si può dare acqua potabile, cioè speranza di vita fino a 3000 persone con un pozzo perforato vicino a una scuola, a un dispensario, o vicino a un villaggio.

Quale futuro? Dobbiamo cambiare dieta alimentare

L’imperativo per il futuro sarà quello di consumare meno acqua dove gli sprechi sono enormi. Ma come fare? Secondo i ricercatori della Fondazione Barilla, serve una dieta alimentare più sostenibile perché con quella attuale lo spreco d’acqua è enorme. “Mangiamo troppa acqua” afferma la Fondazione. Adottando una dieta più sostenibile si potrebbero risparmiare fino a 4000 litri d’acqua persona/giorno. Per produrre un kg di verdura servono 336 litri d’acqua, per un kg di insaccati oltre 4600 litri per un kg di carne di manzo oltre 15 mila litri!! Va considerato che la disponibilità dell’Oro Blu è in costante calo in quelle aree agricole dove vivono 3,2 miliardi di persone, dove la quantità di acqua dolce disponibile è diminuita secondo la Fondazione Barilla di oltre il 20% negli ultimi 2 decenni. Con una giusta informazione si può arrivare a risparmiare fino a 11 miliardi di metri cubi di acqua all’anno. "Non serve necessariamente rinunciare alla carne, o ai piatti della nostra tradizione gastronomica” afferma il prof. Riccardo Valentini dell’Università della Tuscia e coordinatore del progetto europeo Eatlable Life per la Fondazione Barilla.

L’acqua come bene pubblico mondiale

Nel pomeriggio di oggi, si riunirà online “L’agorà degli abitanti della terra”, per rilanciare una campagna mondiale dei cittadini in difesa dell’acqua come bene pubblico, un appuntamento voluto dal prof. Riccardo Petrella, coordinatore del Contratto mondiale dell’acqua e convinto sostenitore ad ogni livello dell’esigenza che l’acqua non possa essere mercificata, ma debba rimanere bene pubblico mondiale. Questo perché assistiamo ad una crescente scarsità di acqua di buona qualità per uso umano, ma anche perché sicurezza idrica significa sicurezza “nazionale”, ma anche economica ma ancor prima sanitaria; assistiamo ad una gerarchia sbagliata violenta, ingiusta che vede la predazione dell’acqua; oggi parlare di diritto all’acqua e ai servizi igienici è un eufemismo visto che sono più di 4 miliardi le persone prive di servizi igienici adeguati per la salute; la quotazione dell’acqua come merce in borsa del 7 dicembre scorso, è solo l’ultimo atto di espropriazione dell’acqua come fonte di esistenza per tutte le specie viventi sulla Terra. Parole pesanti come macigni ma molto vere. E’ per queste ragioni che il primo obiettivo di oggi è quello di promuovere la sicurezza idrica collettiva globale, sottolinea il “manifesto dell’acqua”.

La situazione in Africa

E’ il continente africano l’area dove la carenza è sempre maggiore, vuoi per l’aumento demografico vuoi per l’impazzimento del clima, le cui conseguenze pesano pesantemente innanzi tutto sui popoli dei paesi impoveriti. Ma il problema dell’acqua in futuro non sarà limitato all’Africa nera, ma sarà sempre più di attualità anche per noi. Se consideriamo che l’agricoltura assorbe da sola oltre la metà dell’acqua dolce, ci rendiamo conto quanto sia importante un uso più contenuto per l’irrigazione che deve proseguire nella trasformazione degli impianti dalle grandi girandole alla goccia o ai sistemi a spruzzo sempre sotto chioma. Il Trentino in questo campo è all’avanguardia. Ma sarà sempre più importante anche il supporto dei moderni sistemi di regolazione automatica per dare l’acqua solo quando serve e nella quantità che serve. Sarà questo il contributo dell’agricoltura all’emergenza acqua che è destinata ad aggravarsi anche da noi.

Gli appuntamenti in Trentino

La giornata mondiale dell’acqua si celebra anche in Trentino grazie all’impegno di ASSFRON con una serie di interventi e riflessioni a incominciare dal webinar organizzato assieme all’Istituto Marconi di Rovereto e La Rosa Bianca di Cavalese: un migliaio gli studenti collegati assieme agli insegnanti. Sarà presente Riccardo Petrella, massima autorità oggi a livello internazionale sul tema dell’acqua pubblica come diritto di tutti (per partecipare al webinar: https://stream.meet.google.com/stream/82c3e784-e4af-487c-b4eb-063353669eff).













Scuola & Ricerca

In primo piano