Rio Sallagoni a Drena, un’oasi da valorizzare
Via libera della Conferenza dei sindaci: la Comunità di Valle investirà risorse nella riqualificazione e promozione del sentiero attrezzato e della ferrata
DRENA. Si rifà il look una delle ferrate più apprezzate, suggestive e frequentate dell’Alto Garda, quella del rio Sallagoni. In conferenza dei sindaci, riunitasi lunedì in Comunità di Valle, è stato approvato il punto che finanzia per circa 38 mila euro il ripristino e l’ammodernamento del tracciato che conduce al rio Sallagoni. Interventi che non hanno nulla a che vedere con il recente crollo di una parte delle mura di cinta del castello di Drena, ma che ugualmente contribuiranno a dare maggiori garanzie di sicurezza alle migliaia di turisti e locali che di anno in anno ne percorrono la suggestiva forra. I fondi individuati sono quelli appartenenti ai “Canoni ambientali della lettera E”, trasferimenti di denaro pubblico che arrivano dalla Provincia e che cercano in parte di ristorare quei territori che hanno dei bacini idrografici con presenza di opere idroelettriche. Il bacino idrografico del Sarca ne fa parte a pieno titolo e si è quindi deciso di utilizzare parte di questi fondi per sistemare la gola del rio Sallagoni.
«La forra del Sallagoni - commenta l’architetto della Comunità di Valle Gianfranco Zolin - è di particolare interesse perché presenta una vegetazione e un microclima unici nel nostro territorio. Vi è inoltre - continua Zolin - una ferrata che necessita di pulizia».
Oltre alla ferrata vera e propria il rio Sallagoni presenta un alveo percorribile attrezzato con un mini parco avventura risalente agli anni ’90. «Questo tracciato - spiega il tecnico di Comunità - andrà eliminato e ripristinato come saranno ripristinati gli attacchi in roccia della ferrata». Una manutenzione precisa e minuziosa con tanto di pulizia dell’alveo stesso e la posa in punti strategici di una cartellonistica che dia specifiche informazioni di carattere storico e scientifico. «Poseremo inoltre una cartellonistica molto semplice - chiarisce Zolin - che dia le informazioni basilari agli escursionisti sulle peculiarità di questo sito che è davvero particolarissimo. Questa sua diversità è dovuta al tasso di umidità elevato conseguente alla nebulizzazione dell’acqua durante la caduta in forra. Qui vi cresce una flora diversa dalle altre parti della zona. Come anche - prosegue Zolin - si possono vedere e apprezzare le stratificazioni geologiche avvenute nel corso delle varie ere». Mentre si attendono novità per l’intervento di ripristino delle mura del castello di Drena, il Rio Sallagoni si porta avanti diventando la nuova primaria fonte di attrazione per il piccolo Comune di Drena.
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