dalla comunità di valle 

Mense scolastiche, proroga alla Risto 3

ALTO GARDA. Il ricorso della Risto 3 al Trga di Trento per l’annullamento (previa sospensione) degli atti di gara per l’affidamento del servizio di ristorazione presso le mense scolastiche gestite...



ALTO GARDA. Il ricorso della Risto 3 al Trga di Trento per l’annullamento (previa sospensione) degli atti di gara per l’affidamento del servizio di ristorazione presso le mense scolastiche gestite dalla Comunità Alto Garda e Ledro ha portato a un primo risultato (non giudiziario) per l’azienda ricorrente, che nell’ambito degli sviluppi del nuovo bando era stata privata della titolarità di un appalto sostanzioso di cui si occupava da anni, vinto dalla Markas srl di Bolzano: in attesa dell’udienza in tribunale (fissata per l’8 marzo), la Comunità di Valle ha deciso di concedere una proroga (la più recente di una serie di proroghe per motivi tecnici o di opportunità) all’incarico originario in capo alla stessa Risto 3 a partire dall’anno scolastico 2007/2008, in scadenza a fine dicembre e ora rinnovato fino al 31 marzo alle medesime condizioni contrattuali. Il corrispettivo unitario a pasto dovuto alla ditta per le scuole primarie e secondarie di primo grado (contrattualmente applicabile anche agli studenti dell’istituto Floriani di Riva) risulta pari a 4,18 euro più Iva al 4% (pari al corrispettivo dell’anno scolastico 2016/2017), mentre per le scuole professionali il costo del pasto risulta pari a 5,88 euro più Iva al 4% a pasto. La Risto 3 aveva rinunciato all’adeguamento Istat dei prezzi per l’anno scolastico in corso. La Comunità Alto Garda e Ledro ha constatato «la indifferibile necessità di dare corso alla immediata proroga tecnica, al fine di non interrompere un servizio essenziale per gli alunni frequentanti le scuole e stante l’imminente riapertura dell’anno scolastico dopo le festività natalizie prevista per il giorno 08.01.2018». La nuova proroga arriverà fino alle vacanze di Pasqua, con un versamento di 709.280 euro nelle casse della Risto 3. Dopodiché si vedrà. (m.cass.)













Scuola & Ricerca

In primo piano

Podcast

Il Trentino nella Grande Guerra: gli sfollati trentini spediti in Alta Austria

Venezia e Ancona vengono bombardate dal cielo e dal mare. A Trento viene dato l’ordine di abbandonare il raggio della Regia fortezza, con i treni: tutti gli abitanti di S. Maria Maggiore devono partire. Lo stesso vale per Piedicastello e Vela, così come per la parrocchia Duomo. Ciascuno può portare con sé cibo e vetiti per 18 kg. Tutto il resto viene lasciato indietro: case, bestiame, attrezzi, tutto. Gli sfollati vengono mandati in Alta Austria. Rimarranno nelle baracche per 4 lunghi anni.