«Linfano, meglio il broccolo del cemento»
Torbole, alla festa del celebre ortaggio la protesta degli ambientalisti. Il sindaco Morandi: «Hanno ragione»
TORBOLE. «Se si decide di sacrificare anche quel suolo, ci vuole una ragione buona almeno quanto il broccolo». La “Festa del broccolo”, organizzata dall’associazione dei Produttori del broccolo con la collaborazione del Gruppo Alpini Torbole, dell’associazione Galeeando e del Comitato Sbigolada, e con il patrocinio del Comune, che è andata in scena ieri al porto di Torbole, è stata per gli ambientalisti dell’Alto Garda una nuova occasione per far sentire la propria voce in merito al piano attuativo del Linfano. Piano che interessa, oltre alle attività costiere e all’area commerciale, tutta la progettazione dei terreni “ex Domenichelli”, nell’entroterra a nord della statale, dalla strada al complesso Garda Thermae, terreni preziosi anche per la coltivazione di questo ortaggio.
«La festa per noi è un’occasione per promuovere nuovamente un’idea di sviluppo più moderno, perché la vera risorsa, oggi, è il suolo, una risorsa in esaurimento e non rinnovabile – ha dichiarato Marco Cassisa del Comitato Salvaguardia Olivaia – la progettualità sull’area del Linfano è vaga, e perdere terreno agricolo significherebbe mettere in pericolo un’eccellenza del nostro territorio». «Non vogliamo fare politica, il nostro vuole essere solo un momento di sensibilizzazione e di festa – ha aggiunto Chiara Parisi, anche a nome del Comitato per lo sviluppo sostenibile, Italia Nostra, Wwf Trentino e Amici della Terra – è importante che ognuno di noi si prenda cura del proprio territorio, che è la nostra vita e la nostra identità, ciò che ci contraddistingue e con cui possiamo presentarci anche al turismo». «Condivido la giusta informazione, e sono convinto che sia importante preservare i terreni del Linfano dalle speculazioni edilizie – ha commentato il sindaco di Nago-Torbole, Gianni Morandi – è giusto rispettare i diritti acquisiti ma anche aver cura del nostro territorio, e credo che su questo Amsa e il Comune di Arco debbano fare qualche ragionamento in più».
La festa è stato un nuovo grande successo, e moltissimi buongustai, provenienti dall’Alto Garda e non solo, hanno approfittato della bellissima giornata di sole per assaporare le prelibatezze culinarie a base di broccoli del Presidio Slow Food, preparate dagli chef Marcello Franceschi del ristorante Forte Alto e Graziano Pedrazzoli dell’hotel Piccolo Mondo. 850 le porzioni di orzotto al broccolo su crostoni di pane che sono state “spazzolate” in breve tempo, e oltre 300 i chili di verdure utilizzati. «La soddisfazione per il risultato di questa giornata è grande – ha concluso il primo cittadino – e la gente ha dimostrato di apprezzare molto questa iniziativa, che ha ripreso quota grazie anche al subentro di nuove forze e alla sinergia fra le diverse realtà del territorio e l’amministrazione». (s.bass.)